Calcio Serie B – Fabrizio Lori: “Mantova salvo, tutto merito di Possanzini”

MANTOVA «Sono davvero contento che il Mantova si sia salvato. Restare in B un solo anno sarebbe stato un peccato». Fabrizio Lori torna a parlare della sua cara vecchia Acm, un amore mai sopito che anzi quest’anno l’ha riportato al Martelli in più di un’occasione. «Avrò visto una decina di partite – racconta – . Sono tornato grazie all’insistenza del mio amico Tirelli (ex socio del club di viale Te, ndr). Ogni volta ho trovato un’accoglienza favolosa da parte dei tifosi. Un affetto intergenerazionale che non mi aspettavo e che mi ha quasi imbarazzato».
L’ex presidente biancorosso racconta l’annata del Mantova dal suo punto di vista. «Credo che l’artefice principale di questa salvezza sia stato Davide Possanzini. Non ha mai mollato. Il Mantova ha attraversato un periodo di crisi e in quei momenti lui è stato bersaglio di tante critiche. Non posso sapere quanto sia stato sostenuto dalla società, ma so che è stato bravo a reagire».
Lori è stato colui che, nel 2005, ha riportato l’Acm in Serie B dopo un’assenza di ben 32 anni. «Allora cercammo fortemente quella promozione – ricorda – e la prima stagione tra i cadetti fu la più facile, perchè c’era l’entusiasmo a trascinare la squadra. Purtroppo il finale ce lo ricordiamo tutti: la A ci fu scippata nella finale di Torino. Quello è e resterà per sempre il mio cruccio. Quest’anno il Mantova ha incontrato qualche difficoltà in più perchè la promozione è arrivata quasi inaspettata. Proprio per questo è stato importante mantenere la categoria, in vista di un consolidamento della società che dovrebbe portare ad alzare l’asticella degli obiettivi per il futuro». Insomma, l’ex patron si attende progressi nella prossima stagione: «Penso che il Mantova possa ambire a un campionato più tranquillo, senza aspettare l’ultima giornata per salvarsi. Potrebbe puntare ai play off. Certo la B si conferma ogni volta un campionato difficilissimo. Guardate dove sono finite squadre come Sampdoria, Frosinone, Salernitana, Brescia… E non voglio esprimermi su quanto sta accadendo in questi giorni, il caso Brescia, il rinvio dei play out: troppa confusione».
Ripercorrendo la stagione biancorossa, Lori individua una tappa fondamentale: «La vittoria di Brescia. Per me ha rappresentato il crocevia del campionato. Lì la squadra ha ripreso consapevolezza che poteva salvarsi. Un giocatore che avrei visto bene nel mio Mantova? Antonio Fiori. Quest’anno ha incontrato qualche difficoltà, ma è un giovane di prospettiva che secondo me farà una bella carriera».
Tornando a Possanzini, Lori non è convinto della sua permanenza sulla panchina biancorossa, nonostante il contratto in essere. L’ex patron è enigmatico anche a precisa domanda: se fosse Possanzini, onorerebbe il contratto? «Non lo so» è la risposta, volutamente non argomentata. Di certo Lori ha chiara la strada che dovrebbe mantenere a lungo il Mantova (almeno) in B. Coincide con quella dell’attuale presidente Filippo Piccoli: mai fare il passo più lungo della gamba. «Le spese folli non portano a niente – conclude Lori – , ed io lo so bene. Ricordo sempre il caso della Cremonese: per anni ha investito tanti soldi e non è mai riuscita a salire in B. La volta che ha puntato sui giovani, ce l’ha fatta. Il campionato cadetto è una bella vetrina. Un patrimonio che il Mantova deve salvare».