Calcio Serie C – De Cenco si presenta: “Mantova, un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire”

De Cenco tra Garzon e Battisti
De Cenco tra Garzon e Battisti

MANTOVA Eccolo qui l’attaccante che il Mantova cercava:  Caio De Cenco, brasiliano di San Paolo, in Italia da quasi 20 anni, solida esperienza in Serie C (300 presenze) e una puntata in B. Classe 1989, un metro e 90 di altezza, è il secondo elemento più “anziano” della rosa biancorossa dopo Bucolo. L’anno scorso si è diviso tra FeralpiSalò e Carpi. È stato presentato ieri, nella sede di viale Te, dal vicepresidente biancorosso  Gianluca Garzon e dal ds  Alessandro Battisti. Sorridente e alla mano, ha lasciato trasparire una grande voglia di mettersi in gioco.
«Sono davvero carico e non vedo l’ora di iniziare – ha detto – . Ringrazio la società e il direttore che mi hanno voluto fortemente. Ho affrontato spesso il Mantova da avversario ed ogni volta mi trasmetteva una carica supplementare. Ho riprovato le stesse sensazioni adesso, mettendo piede al Martelli. Quando il Mantova mi ha cercato ho pensato che non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione».
«Non chiamatelo bomber», suggerisce Battisti. Ma non certo per sminuirlo. «Avevamo bisogno di un centravanti – spiega il ds – e Caio dispone di tutte le qualità che cercavamo. Innanzitutto ha dimostrato da subito una grande voglia di venire a Mantova, e questo è fondamentale. Inoltre ci garantirà forza, centimetri, fisicità e personalità là davanti. Infine sono convinto che ci darà una grossa mano per la crescita di Paudice, che è un ragazzo in cui crediamo molto». Gli fa eco Garzon: «De Cenco va a completare il nostro reparto d’attacco. È un ragazzo che si sposa perfettamente con le caratteristiche della squadra, composta da giocatori volenterosi e motivati».
De Cenco sarà a disposizione fin da sabato a Legnago. «In queste settimane – racconta – mi sono sempre allenato con la Feralpi, anche se non partecipavo alle esercitazioni tattiche. Sono preparato e pronto a scendere in campo da subito. Alcuni compagni già li conosco: Zappa, Panizzi e Gerbaudo. Sono uno dei più vecchi del gruppo? È vero, ma io mi sento più ragazzino dei ragazzini. Nel senso che fisicamente sto bene, e la voglia non mi manca. Poi, certo, ho un bagaglio di esperienza che cercherò di far valere». Nella sua carriera è sempre andato a segno, però non tocca la doppia cifra dalla stagione 2011-12… «In realtà – precisa – ci sono andato vicino due stagioni fa a Pontedera, ma mi sono fermato a quota 9. È vero che per un attaccante i gol sono importanti, ma non mi piace parlare di numeri. Io penso semplicemente a dare il mio contributo e ad impegnarmi al massimo in ogni partita». Il resto, sottinteso, verrà da sè.