Calcio Serie C – Galderisi: “Sorriso, umiltà e gol. Così il Mantova si salverà”

Giuseppe Galderisi
Giuseppe Galderisi

MANTOVA «Non vedevo l’ora di tornare sul campo». Lo dice chiaro Giuseppe Galderisi, e si intuisce che non sono frasi di circostanza. La “missione Mantova” lo sta coinvolgendo in pieno. E questo entusiasmo cerca di trasmetterlo ogni giorno alla squadra. Due settimane sono poche per tracciare un bilancio. Ma che l’impatto sia stato positivo è sotto gli occhi di tutti, e la convincente vittoria col Legnago prima della sosta ben lo testimonia.
Avete ripreso gli allenamenti dopo una settimana di pausa: con che spirito, mister?
«Col sorriso. È uno dei concetti su cui insisto di più con i ragazzi, perchè era lo stesso che mi accompagnava da calciatore: se ti diverti, tutto diventa più facile».
È stato difficile instaurare questa mentalità?
«Non direi. Da subito ho percepito una grande voglia di fare, in tutti i miei giocatori. Questo entusiasmo ti porta a lavorare sempre di più e sempre meglio. E solo il lavoro è in grado di esaltare la qualità dei singoli, attraverso il gioco di squadra».
Quali altre qualità ha notato di questo gruppo?
«È un gruppo ricettivo. Il 4-2-3-1 che abbiamo provato in allenamento è stato perfettamente tradotto in partita. Su questo piano i ragazzi mi hanno dato risposte bellissime».
Da cosa il Mantova può ripartire e in quale aspetto deve migliorare?
«Dobbiamo ripartire dall’umiltà, un altro concetto che mi sta a cuore. Per quanto riguarda l’aspetto da migliorare, dico che dobbiamo esibire una maggiore padronanza nel gestire le partire. E diventare più concreti».
Lo siete già in fase difensiva, non ancora in avanti…
«Essere la sesta miglior difesa del girone è un dato di rilievo e che rende merito al mio predecessore. Ma, quando parlo di concretezza, mi riferisco al gol. Segnare deve diventare il nostro principale obiettivo. Come? Provandoci, tirando in porta più spesso. Prima o poi la palla entrerà con maggiore frequenza. Questo è il mio credo e sono convinto che le potenzialità ci siano».
Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?
«Io parto dai miei. Come dicevo, le risposte che mi hanno dato sono state molto importanti e tanto mi basta».
Resta il fatto che la società si sia già espressa: arriverà sicuramente un attaccante…
«Va bene. Ma per me ora è altrettanto importante valorizzare quel che ho. Prendiamo Paudice: ha fatto molto bene col Legnago e sono convinto che quel gol sarà il primo di una lunga serie. Deve continuare a lavorare per migliorarsi. Se non lo fa… gli corro dietro!».
Mister, come sta vivendo a livello personale questa esperienza?
«L’inserimento non è stato complicato. Per la voglia che avevo io, per la società che ho trovato, per come mi hanno accolto la squadra e l’ambiente in genarale. La maggior parte del mio tempo la passo sul campo che per me rappresenta una seconda casa, come dev’esserlo per i giocatori».
Divertimento, semplicità, umiltà: cos’alt29ro comprende il vocabolario calcistico di Galderisi?
«L’equilibrio. Sarà fondamentale non esaltarsi quando le cose vanno bene, nè deprimersi quando vanno male. Le squadre che lottano per salvarsi sono raccolte in un fazzoletto, pochi punti possono fare la differenza. Per questo la tensione deve sempre rimanere alta. »