Calcio Serie C – Gerbaudo: “Mantova, vorrei darti di più”

Matteo Gerbaudo
Matteo Gerbaudo

MANTOVA Matteo Gerbaudo come Sansone. Se la forza dell’eroe biblico risiedeva nei capelli, quella del vicecapitano del Mantova trova linfa vitale… dalla barba. È bastato tagliarla e sul “povero” Matteo sono cadute disgrazie in serie: l’autogol col Piacenza, vari acciacchi fisici, un virus gastrointestinale. Ovviamente scherziamo. Anche se… «Anche se non vedo l’ora che ricresca – sorride lui – . In realtà, mica la volevo tagliare: ho commesso un errore nel limarla e, a quel punto ho deciso di rasarmi a zero». Estetica a parte, il vero cruccio del centrocampista è un altro.
Raccontaci, Matteo…
«Da più di un mese sto soffrendo per un edema al ginocchio destro. Purtroppo mi dà noia sia in allenamento che in partita, condizionandomi non poco nei movimenti. È questo che mi dispiace: non riuscire a esprimermi come vorrei».
In mezzo c’è stato anche quell’autogol col Piacenza…
«Un altro dispiacere personale, perchè ha pesato su una partita che non meritavamo di perdere. Avevamo disputato un grande primo tempo».
Per il resto, come valuti finora la tua stagione?
«Va di pari passo con quella della squadra: alti e bassi. La novità è che gioco in una posizione a me più congeniale. Troise mi impiegava più esterno, Lauro e Galderisi basso. Corrent, invece, mi schiera avanti e io mi sento più nel vivo del gioco. Sono già riuscito a segnare due gol e spero di farne altri».
E del campionato del Mantova cosa pensi?
«Come dicevo, alti e bassi. Rispetto alle attese di inizio stagione, non abbiamo perso la voglia di far bene. Purtroppo le prestazioni non sono andate di pari passo con i punti. Però, come lo è il mister, sono convinto che risaliremo. Per quanto riguarda gli obiettivi, dobbiamo pensare alla salvezza. Il resto arriverà».
Cosa manca ancora a questo Mantova?
«Non certo l’abnegazione. Ci manca l’equilibrio, come dimostrano i risultati. Ma dobbiamo migliorare anche nella lettura dei momenti della partita. Nel secondo tempo di Arzignano avremo tenuto la palla sì e no due minuti, però siamo riusciti a vincere. Questa è la Serie C. Questo è l’attuale campionato, secondo me molto più difficile dei due precedenti».
Arzignano, appunto. Cosa mantenere di quella partita, sabato contro la Feralpi?
«Occorre mantenere la voglia di vincere. La Feralpi è una squadra fortissima, un bel mix di giocatori esperti e giovani in gamba. Però giochiamo in casa, e allora bisogna dare qualcosa in più».
Cosa invece dovrete migliorare?
«Il fraseggio. E poi dobbiamo creare più occasioni, perchè altrimenti non si vincono le partite».
Mancano 7 gare da qui a fine 2022: cosa aspettarsi?
«Non voglio dare numeri o tabelle. Dico che dobbiamo dare continuità. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato tanto, raccogliendo poco rispetto a quanto16 dimostrato sul campo. Dobbiamo essere più incisivi e concreti. Sicuramente ci aspettano 7 battaglie».
Non possiamo non concludere accennando al match successivo: cosa significherà per te, cresciuto nella Juve e tifoso juventino, giocare all’Allianz Stadium?
«All’Allianz ho già giocato la finale di Coppa Italia Primavera, tra l’altro segnando un gol. Sarà un ritorno da brividi, ne sono sicuro. Detto questo, una tappa per volta: pensiamo alla Feralpi».