Calcio Serie C – Ghirelli: “Bentornata Mantova, piazza storica. Vi svelo i problemi della Serie C”

Il presidente Ghirelli

MANTOVA Il presidente della Lega Pro,  Francesco Ghirelli, presenta alla Voce di Mantova lo scenario attuale della Serie C, partendo dagli spareggi palyoff che si avvicinano alla fase conclusiva, passando poi ad altre tematiche “politiche” sul futuro della Lega Pro, di cui si è discusso molto nei mesi scorsi.
 Presidente, partiamo dai playoff. Sembrano procedere per il meglio e ora si entra nel clou…
«Sono quattro partite di valore. E’ un torneo particolare. Entrano nuove squadre e bisogna vedere come reagiscono dopo tre mesi abbondanti di stop. Ci sono sempre delle incognite. Le squadre con delle doti tecniche elevate sono quelle più avvantaggiate».
Ha notato delle sorprese, o si stanno rispettando i valori del campionato?
«La sorpresa più rilevante secondo me è la vittoria della Juve U-23 in Coppa Italia, con una formazione molto giovane. I risultati sono inerenti alla realtà. Certo sono delle partite strane, perchè negli anni scorsi, ricordo, che c’erano gli stadi pieni. Adesso, invece, si gioca nel deserto. Questo può incidere».
 Come sarà la Serie C del prossimo anno?
«Intanto auguriamoci che non si ripetano i fatti di questa annata. In generale mi aspetto che la C continui il cammino intrapreso lo scorso anno, con delle regole nuove. Mi auguro che la prossima sia la stagione giusta per risolvere il problema della sostenibilità economica».
 Sono usciti i termini d’iscrizione al prossimo anno. Ci sono società a rischio?
«La situazione è differente rispetto all’anno scorso. Questo perchè la situazione di sofferenza dipendeva dai dati economici-finanziari della società sportiva. Ora i 60 presidenti sono anche proprietari di aziende che il Covid 19 potrebbe aver messo a rischio. Al momento non ci sono criticità particolari, anche perchè sono stati fatti interventi mirati per venire incontro alle società sportive. I problemi però ci saranno…».
 A cosa si riferisce?
«C’è un problema stadi. I botteghini sono la prima fonte di guadagno per le società. E temo che gli stadi a settembre non riapriranno. E poi se non ottenessimo l’intervento del Governo sul credito d’imposta per favorire le sponsorizzazioni, allora la situazione potrebbe diventare critica».
 In caso di buchi nei gironi come si procederà?
«Prima le riammissioni delle squadre retrocesse. Almeno quelle che se lo possono permettere. E poi sarà la volta dei ripescaggi dalla Serie D».
 La Salernitana di Lotito, il Bari di De Laurentiis, il Mantova di Setti. Lei cosa ne pensa della doppia proprietà da parte di alcuni presidenti di Serie A?
«Non voglio entrare nello specifico. La materia va normata. Non voglio dire in quale direzione. Questo indipendentemente dai soggetti, che non mi metto a discutere. Ma dopo una fase iniziale con la Salernitana, a questo punto va affrontata nel Consiglio Federale, per mettere delle regole».
 A che punto siamo con le riforme?
«Noi siamo la Lega che ha più bisogno di riforme. Cinque anni fa ci siamo autoriformati passando da 90 a 60, ma il numero delle squadre non è l’elemento decisivo, bensì la conseguenza di una riforma. Bisogna chiedersi piuttosto se il calcio italiano è in grado di ragionare a sistema. Chi parte dal numero non vuole la riforma. Le riforme sicuramente non partiranno dalla stagione 2020/2021, come paventato qualche mese fa da qualcuno».
 Anche l’anno prossimo, sarà una Serie C, con grandi piazze. Dopo 3 anni c’è il ritorno del Mantova…
«Il Mantova è un pezzo della storia del calcio italiano. Torna e ne siamo felici, perchè farà crescere la qualità complessiva della Serie C».
 Il prossimo campionato quando comincerà?
«Il 27 settembre si ricomincia a giocare».
Tommaso Bellini