Calcio Serie C – Mantova, il ripescaggio e il rebus seconde squadre

MANTOVA Non si spegne il dibattito sulle seconde squadre in Lega Pro. L’argomento toccherebbe da vicino anche il Mantova, qualora in viale Te volessero effettivamente giocarsi la carta del ripescaggio. Il meccanismo, infatti, prevede che per coprire eventuali posti vacanti nell’organico di Serie C si ricorra nell’ordine: a una seconda squadra di A (al momento l’unica ad aver intrapreso questo percorso è la Juve Next Gen); a una squadra che ha preso parte ai play off di Serie D (tuttora in corso); e in terza istanza a una squadra retrocessa dalla C alla D, come appunto il Mantova. Dunque, per capire quante speranze effettive può avere l’Acm, bisogna tenere monitorati due fronti: uno, il numero delle squadre a rischio iscrizione; due, la volontà di altri club di Serie A, oltre alla Juve, di dotarsi di una squadra Under 23 da schierare in Lega Pro per far maturare i propri giovani.
Circa un mese fa il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva posto il problema del sovrannumero. In sostanza, si era dichiarato favorevole a nuove seconde squadre ma solo se ci sono posti liberi, perchè altrimenti va modificato lo statuto di Lega Pro e i tempi si allungano. Dunque un sì condizionato, che rischia di scoraggiare i club interessati. Dell’argomento è tornato a parlare ieri il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. «Non c’è alcuna freddezza con la Figc – ha spiegato – . Anzi, è un dialogo aperto. Già l’anno scorso la Lega era riuscita a migliorare il processo sulle seconde squadre lavorando con la Lega Pro. Adesso stiamo lavorando per ulteriori aggiustamenti per consentire l’iscrizione di un’altra seconda squadra, se non due. Le regole attuali sarebbero sufficienti, vorremmo certezza sul diritto di iscriversi: il punto resta quello. Se una squadra di Serie A vuole iscrivere la seconda squadra deve poterlo fare, non aspettando tempi lunghi».
Insomma, i lavori sono in corso e il quadro è tutt’altro che chiaro. Probabilmente il Consiglio Federale che si svolgerà a fine maggio porterà chiarezza. In vista poi del 20 giugno, termine ultimo per le iscrizioni in Lega Pro, quando si saprà quanti posti liberi ci sono.
Ma quali club di Serie A sono effettivamente interessati a schierare una squadra in C? Diciamo che l’esempio e i risultati della Juve stanno convincendo più d’uno. Talenti come Fagioli, Iling, Soulè ed altri, oggi regolarmente o quasi impiegati da Allegri, si sono fatti le ossa nella Next Gen. Lo stesso tecnico bianconero ha rimarcato in più di un’occasione quanto utile sia stata l’esperienza della “squadra B” per la crescita e la maturazione dei calciatori. Da qui l’interesse di altri club, intenzionati a seguire le orme bianconere. Si è parlato di Milan, Fiorentina, Roma, Torino, ma la più convinta sembra essere l’Atalanta. In particolare gli azionisti americani (che detengono il 55% delle quote) vorrebbero partire col progetto già dalla stagione 2023-24, mentre qualche riserva ce l’avrebbe il fronte italiano, riconducibile alla famiglia Percassi. Tutte le società, in ogni caso, sono in attesa di chiarimenti e rassicurazioni che al momento latitano.
Tutte compreso il Mantova, che segue da spettatore interessato l’evolversi degli eventi. Per capire se vale la pena percorrere la strada ripescaggio; o non sia più ragionevole concentrare energie e quattrini per ripartire dalla D. Al momento, fermo restando che la questione essenziale rimane la risoluzione del nodo Piccoli-Setti, prevale la prima opzione. C’è ancora tempo per cambiare idea.