Calcio Serie C – Mantova, il ritorno di Bianchi dopo il Covid: “Una liberazione”

Davide Bianchi
Davide Bianchi

MANTOVA Per capire quanto incida sulle sorti del Mantova, basta un dato statistico: nelle uniche 5 partite che ha saltato, la squadra biancorossa non ha mai vinto (due pareggi e tre sconfitte). In effetti,  Davide Bianchi è diventato un tassello quasi indispensabile dell’Acm. A Pesaro è rientrato dopo un mese di assenza forzata a causa del Covid, che l’ha colpito dopo il match di Salò. Un rientro atteso e sospirato, il suo, coinciso col ritorno alla vittoria della squadra.
 Davide, la paura è passata?
«Sì. In realtà non sono stato malissimo: qualche sintomo, ma nulla di particolarmente grave. Sono stato fortunato. Il più è stato dover rimanere a casa, lontano dai compagni e dal campo. Ne approfitto per ringraziare la società, il dottor Ballardini e tutti i ragazzi che mi sono stati vicini con telefonate e messaggi».
 Come hai vissuto il ritorno in campo?
«Come una liberazione. Un ritorno alla normalità, alla “vita da spogliatoio” che mi è sempre piaciuta e che cominciava a mancarmi».
 Cosa ha portato la vittoria di Pesaro?
«Un bel carico di fiducia. Abbiamo conquistato tre punti su un campo difficile, ripartendo col piede giusto dopo la sosta. In realtà, a livello di gioco e di intenti, non ci siamo mai fermati, anche se i risultati nelle ultime gare del 2020 non ci hanno premiati».
 Che campionato sta conducendo il Mantova?
«Siamo partiti con l’obiettivo salvezza e su quello ci focalizziamo ogni giorno, in ogni allenamento e in ogni partita. Sul campo la squadra dimostra di volersela giocare sempre, con qualsiasi avversario. E questo è un bel segnale».
 Domani arriva la Triestina…
«Bella partita. Era una delle classiche ai tempi della B, quando ero bambino e ogni tanto mi capitava di fare il raccattapalle al Martelli o di entrare in campo con i giocatori. Affrontiamo una squadra costruita per stare ai vertici della classifica».
 Eppure siete a pari punti…
«Questo ci stimola. Significa che abbiamo le nostre carte da giocarci. E così faremo».
 Come giudichi finora la tua stagione?
«Sono contento di aver trovato questo gruppo. La prestazione individuale è sempre frutto di un progetto di squadra. Se gioco bene è perchè mi mettono nella condizione di farlo. Qui si rema tutti dalla stessa parte».
 Cosa significa indossare la maglia del Mantova per un mantovano?
«Per me è un sogno che si realizza. Sto vivendo una bella fase della mia carriera e sono contento di essere qui, dopo una stagione (a Vicenza,  ndr) in cui avevo trovato poco spazio».
 In quale aspetto senti di dover migliorare ancora?
«Si può migliorare in tutto ed è quello che cerco di fare ogni giorno e in ogni partita, osservando anche gli avversari e cercando di “rubare” qualcosa da loro».
 Cosa ti auguri, sportivamente parlando, per il 2021?
«Spero che il Mantova raggiunga i suoi obiettivi. E che la seconda parte di stagione rafforzi i valori espressi nella prima fase».