Calcio Serie C – Mantova, quando il mercato di gennaio fa svoltare la stagione

Gennaio 2005: Fabrizio Lori tra Gabriele Cioffi ed Emiliano Tarana
Gennaio 2005: Fabrizio Lori tra Gabriele Cioffi ed Emiliano Tarana

MANTOVA Mica facile azzeccare a gennaio il colpo di mercato che ti svolta la stagione. Un po’ perchè chi ha i giocatori bravi se li tiene; e un po’ perchè chi cambia casacca necessita di tempo per entrare nei meccanismi della nuova squadra. Il Mantova lo sa bene: soprattutto nelle stagioni più recenti, a metà campionato, sono sbarcati calciatori che poi hanno deluso le attese, facendo talvolta rimpiangere chi era partito. Eppure qualche acquisto eccellente, negli ultimi 20 anni di mercato di riparazione, non è mancato.
Due i casi più clamorosi e, risultati alla mano, vantaggiosi. Il primo risale al mese di gennaio 2005, quando l’allora ds Magalini mise a segno addirittura un doppio colpo da novanta: Gabriele Cioffi ed Emiliano Tarana. Due innesti che diedero un contributo fondamentale alla promozione in B raggiunta a giugno, grazie al doppio successo nella finale play off col Pavia. Cioffi e Tarana si inserirono alla perfezione in un organico già rodato e il loro rendimento si rivelò altissimo anche nell’annata successiva tra i cadetti. Ugualmente risolutiva fu la campagna di rafforzamento del 2017. Con la squadra ultima in classifica e un cambio di proprietà in atto (i bresciani di Sdl cedevano il timone ai romani), il neo ds Signorelli portò in riva al Mincio elementi come Sodinha, Vinetot, Guazzo e Donnarumma (quest’ultimo, in realtà, farina del sacco di Pelliccioni), tutti decisivi nella rimonta che condurrà la squadra a una miracolosa salvezza (poi vanificata dal fallimento, ma questa è un’altra storia).
Scorrendo gli ultimi 20 anni di storia biancorossa, emergono altri nomi di illustri rinforzi, destinati ad entrare nella storia del club di viale Te. È il caso di Gabriele Graziani, prelevato nel gennaio 2000 dalla Maceratese; Gaetano Caridi e Gennaro Volpe, che Boninsegna portò due anni dopo e, come Ciccio, diventarono ben presto tasselli insostituibili. Per non parlare di Manuel Spinale, a tutt’oggi il giocatore con più presenze nel Mantova: anche lui sbarcò in riva al Mincio in gennaio, nel 2003. Merita di essere citato pure Giovanni Arioli, che Magalini si assicurò a inizio 2004 e che diede una bella spinta verso la promozione in C1. E poi c’è Denis Godeas, arrivato a inizio 2007, forse con un anno di ritardo: fosse giunto nel gennaio precedente, come del resto era nelle intenzioni di patron Lori, il Mantova si sarebbe giocato meglio la chance di approdare in Serie A, al di là di quello che poi accadde a Torino.
Auguriamo alla new entry Elia Galligani e a tutti i prossimi acquisti del mercato invernale 2022 di incidere come gli illustri predecessori qui citati. Mai come in questa tribolatissima stagione il Mantova ne avrebbe bisogno.