Calcio Serie C – Mensah, Ingegneri e gli altri: Mantova, quando la scommessa è una vocazione

Gaetano Monachello
Gaetano Monachello

MANTOVA Scommettiamo che…? Era il titolo di una celebre trasmissione televisiva. Alla quale avrebbe volentieri partecipato il Mantova negli ultimi anni. Con la seguente scommessa: ripescare giocatori dati per finiti, o comunque in cerca di rivincita, e riportarli alla ribalta. La vocazione all’azzardo si sta ripetendo quest’anno con almeno due calciatori: l’attaccante Mensah, reduce da una stagione negativa al Pordenone; e il difensore Ingegneri, in arrivo a Mantova dopo un anno di assenza dai campi da calcio (ultima partita giocata: 19 settembre 2021).
Ma torniamo indietro nel tempo, alle due stagioni precedenti. Le incognite erano presenti fin dal primo anno del Mantova di Setti in C. Tra gli acquisti dell’estate 2020, spiccavano almeno quattro giocatori “in cerca d’autore”: il portiere Tozzo, ex promessa della Samp ed ex nazionale U20, ma reduce da un periodo nero tra infortuni e panchine; l’esterno marmirolese Bianchi, quasi mai impiegato nella stagione precedente a Vicenza; il difensore Milillo, che in due anni aveva messo insieme appena una decina di presenze; e l’attaccante Cheddira, mai protagonista nel suo unico campionato di C. A conti fatti si può dire che tutte queste scommesse siano state vinte: Cheddira è letteralmente esploso, Milillo è divenuto ben presto un pilastro della difesa, Bianchi una preziosa risorsa per mister Troise (pure lui una scommessa). L’unico contento a metà è stato Tozzo, sempre in campo nella prima parte di stagione e poi sacrificato nella seconda in favore del portiere under (Tosi). Rimanendo in quell’annata, non altrettanto bene è andata all’altra scommessa che il Mantova ha provato a giocarsi nel mercato invernale: l’attaccante Zigoni. Le cose migliori le aveva già mostrate in passato e nemmeno il Mantova è riuscito a rallentarne il declino, anzi.
Altro campionato e altre scommesse. Nel 2021-22 portano i nomi di: Marone, sconosciuto portiere pescato dalla D; l’attaccante Paudice, lui sì protagonista tra i dilettanti ma novizio tra i prof; e De Cenco, altro attaccante che tanto bene prometteva qualche anno prima, ma che in seguito si è un po’ perso per strada. Con Marone, capitato titolare quasi per caso, la scommessa è finita in trionfo. Con Paudice poteva andare meglio (ma il ragazzo è cresciuto nel corso dei mesi). Con De Cenco è stata persa: dopo una partenza sprint (3 gol nelle prime 5 giornate), il brasiliano è incappato in una marea di guai fisici che ne hanno compromesso il rendimento. Tanto da rendere necessario un nuovo robusto intervento nel mercato invernale sull’attacco. È arrivato Monachello, che possiamo considerare l’emblema degli azzardi che si sono giocati in viale Te. Il bomber siciliano non giocava da 8 mesi, era fuori lista nel Modena e sembrava irrecuperabile. Come sia andata, meglio di qualsiasi parola, lo sintetizzano i numeri: 11 reti in 16 partite e un contributo determinante per la salvezza del Mantova.
Ora la storia si ripete. Sia Mensah che Ingegneri vantano un passato più che onorevole e un presente avaro di soddisfazioni. In biancorosso contano di costruirsi un futuro da ritrovati protagonisti. Le… scommesse sono aperte, in viale Te hanno già puntato forte su di loro.