Calcio Serie C – Silvestro-Mantova, anno quarto: “Orgoglioso e carico”

Vincenzo Silvestro
Vincenzo Silvestro

MANTOVA Quarto anno di Mantova per Vincenzo Silvestro. Il primo, in D con Morgia, fu un trionfo: titolare fisso e mille applausi dai tifosi che subito lo adottarono. Gli altri due, in C dopo la parentesi a Rimini, un po’ più altalenanti quanto a impiego. “Gatto” non sempre ha trovato lo spazio che meritava. Eppure, quando è stato chiamato in causa, non ha mai deluso. Mai un lamento. Solo la voglia (e la capacità) di farsi trovare pronto all’occorrenza. In questa sua quarta stagione in biancorosso c’è un traguardo in più da raggiungere: le 100 partite con la maglia del Mantova (ora siamo a 90, play off e Coppa compresi).
Vincenzo, si parlava di una tua possibile cessione e invece…
«E invece eccomi qui per il quarto anno. Sono felicissimo e orgoglioso di indossare questa maglia. Ma sono contento anche dei miei compagni di squadra; del clima nello spogliatoio; del mister che ha una bella idea di calcio ed è una bravissima persona».
Quest’anno salgono le ambizioni?
«Abbiamo sicuramente una buona squadra. Ma l’obiettivo, per come la vedo io, rimane lo stesso: centrare la salvezza il prima possibile. Poi quello che verrà in più sarà ben accetto».
Cos’hanno detto le 7 amichevoli di quest’estate?
«È stato un precampionato lunghissimo, duro ma molto positivo. In ritiro abbiamo lavorato tanto per acquisire le idee del mister, e così durante le amichevoli».
Puoi fare un confronto rispetto all’anno scorso?
«Vedo una grande carica da parte di tutti. C’è voglia di dimostrare che siamo all’altezza».
Mister Corrent: più sergente di ferro o amico?
«Una via di mezzo ben dosata. Penso che una delle sue qualità sia proprio quella di alternare i due registri: allenatore esigente sì, ma anche capace di gratificare i giocatori e di rapportarsi con loro con naturalezza».
Quali sono i tuoi obiettivi a livello personale?
«Sono qui per giocarmi il posto e dare il mio contributo. È chiaro che, come tutti, vorrei giocare sempre. Se non capita, certo non mi deprimo. Non l’ho mai fatto e non comincerò ora. Anzi, continuerò ad allenarmi al massimo per farmi trovare pronto quando il mister mi chiama».
Gli abbonamenti non decollano: come te lo spieghi?
«Mah… Io so solo che la gente ci può dare una grossa mano. Per noi stessi è lo stimolo che può fare la differenza. L’anno scorso è stato un po’ particolare, però i tifosi ci hanno sempre seguiti. Speriamo lo facciano anche quest’anno, ma sta a noi convincerli a venire allo stadio».
Sabato si parte: come giudichi il Sangiuliano?
«È una squadra neopromossa, quindi non sai bene cosa aspettarti. So che hanno lavorato bene sul mercato e che ci aspetta un girone competitivo. Noi andremo là a giocarcela a viso aperto».
Due stagioni fa scommettesti con Guccione i play off. E quest’anno?
«Ancora niente. È troppo presto…».