Fdi contro il sindaco di Porto: “Sicurezza in secondo piano”

Porto Mantovano Dopo i recenti furti avvenuti nella zona di Bancole, Fratelli d’Italia alza il tiro sulla questione sicurezza. «Un problema che dovrebbe rappresentare la priorità per qualsiasi amministratore, ma che purtroppo qui a Porto Mantovano è sempre passata in secondo piano. Per questo come Fratelli d’Italia rilanciamo per l’ennesima volta – dichiara il responsabile locale Salvatore Scalia – la proposta di attivare sul territorio, comprese le frazioni, le località e tutte le aree produttive un sistema di controllo a varchi, così da garantire una sorveglianza costante di tutta l’area portuense». Scalia non lesina energiche critiche alla giunta Salvarani: «In questi quasi dieci anni alla guida del Comune non hanno saputo creare le condizioni per una maggiore sicurezza dei portuensi, agendo spesso in maniera controproducente, come dimostra la convenzione con San Giorgio Bigarello e Castelbelforte per la gestione associata della nostra Polizia locale, che di fatto ha ridotto l’operatività dei nostri agenti proprio qui a Porto. Inoltre non v’è traccia sulle promesse, sempre con riferimento alla sicurezza, che avevamo sentito durante la campagna elettorale del 2019: il potenziamento della videosorveglianza si è tradotto in qualche telecamere probabilmente per calmare l’opinione pubblica e l’istituzione di un osservatorio permanente sulla microcriminalità, nonché della sottoscrizione di un protocollo di intesa con guardie giurate per il presidio del territorio, specie nelle ore notturne, in sinergia con le forze dell’ordine, è rimasto lettera morta». Il monito finale dei meloniani, infine, si sofferma anche sui recenti fatti di cronaca e di violenza, che hanno inevitabilmente riportato alla ribalda il tema della sicurezza in paesi e città. «Da quando si è insediato il governo di centrodestra stiamo assistendo ad un patetico tentativo da parte di alcuni esponenti del Pd di nascondere le pesanti responsabilità in tema di sicurezza e decoro urbano presenti nelle nostre comunità».
Matteo Vincenzi