Calcio Serie D – Cuffa: “E’ un campionato stratosferico. Mantova, può succedere di tutto”

Matias Cuffa
Matias Cuffa

Mantova In casi come questo, contare sulla sua tempra, il suo carattere e la sua esperienza è un bel vantaggio.  Matias Cuffa, classe di ferro 1981, il senatore dello spogliatoio, guida il Mantova nella volatona che porta dritti in Serie C. Due partite per riuscire nell’impresa, ma anche due punti da recuperare al Como. L’argentino, come tutti i suoi compagni, ci crede.
 Matias, com’è il morale della truppa?
«Stiamo bene. Lavoriamo con lo stesso impegno e lo stesso spirito del primo giorno. Mancano due gare e può succedere di tutto».
 Quali insidie nasconde la partita col Sondrio?
«Sarà difficile come tutte, e non importa che loro non abbiano più nulla da chiedere al campionato. Sappiamo quanto conti per noi questo match. Scenderemo in campo con la massima fiducia in noi stessi, per vincere».
 Il Como gioca male, ma vince. Qual è la tua opinione?
«Premesso che dobbiamo pensare a noi stessi, dico che non bisogna stupirsi. Il Como ha le sue caratteristiche ed ha sempre espresso un gioco diverso dal nostro. Ma anche per loro, nelle ultime due partite, può succedere di tutto».
Ti è mai capitato in carriera di vivere una situazione simile?
«No, è la prima volta. Visto da fuori, il duello col Como è avvincente. Non c’è un attimo di tregua, l’una spera sempre nel passo falso dell’altra».
 Potrebbe finire anche con uno spareggio…
«Sarebbe bellissimo. Anzi, forse sarebbe la cosa più giusta, visto il campionato condotto da entrambe le squadre».
 Ultimamente ti sei messo a segnare…
«L’anno scorso a Rieti ho fatto 8 gol, quest’anno sono un po’ indietro… Scherzi a parte, quando ho la possibilità di inserirmi dove va il pallone, lo faccio. Ma il gol in sè non m’interessa. Quello che voglio è vincere le partite e fornire il mio contributo. In età sono il più grande di tutti e per questo sono tenuto a dare il meglio, sia come uomo che come calciatore».
 Cosa farai l’anno prossimo?
«Non lo so. In tanti me lo chiedono, ma non ho ancora deciso».
 Potresti smettere?
«Mah. Per adesso ho in mente solo le prossime due partite. Mi auguro di vincere un campionato che per tutti è stato stratosferico. Poi si vedrà».
 Ti vedresti bene come dirigente?
«Col carattere che mi ritrovo, forse non è il ruolo giusto  (ride). La verità è che davvero non ho ancora chiaro se continuare a giocare oppure no. Magari vinco il campionato e saluto tutti, da trionfatore. Chi lo sa…».
 Resteresti comunque a Mantova?
«Se ci fosse la possibilità, più che volentieri. Sono venuto qui per vincere e perchè c’erano i presupposti per farlo. Mi sono trovato benissimo. Ho trovato una società seria, sempre presente. E un gruppo di giocatori che, prima di tutto, sono uomini. Se siamo arrivati a ottenere certi risultati, è per merito loro».