Calcio Serie D – Masiello: “Questo Mantova merita solo applausi”

Ettore Masiello con mister Morgia
Ettore Masiello con mister Morgia

Mantova Il pallone è fermo, il duello col Como sospeso per una settimana. Prima di un rush finale che più incerto ed appassionante non si può. Il presidente del Mantova  Ettore Masiello approfitta di questa pausa per fare il punto della situazione. Quasi esclusivamente sul piano sportivo, perchè su quello societario e sui programmi futuri verranno tempi più adatti.
 Presidente, com’è arrivato il Mantova alla sosta?
«Con un punteggio e un rendimento che in qualsiasi girone ci avrebbe garantito la C. Davvero non si poteva chiedere di più a questo gruppo: mister, staff e giocatori hanno fatto il massimo».
 Ma a chi farà meglio questa sosta? Al Mantova o al Como?
«Non so al Como, ma a noi sicuramente fa bene. Intanto perchè ci consente di recuperare i giocatori che hanno saltato le ultime partite. E poi perchè avevamo bisogno di rifiatare: facciamo un gioco dispendioso e abbiamo iniziato la preparazione a metà luglio. La fatica comincia a farsi sentire».
 Scotto, Ferri Marini e Altinier non stanno attraversando il loro momento migliore, almeno in fase realizzativa. Quanto mancano i loro gol?
«Non ne faccio un problema. Anzi, a me piacciono le squadre che vanno in rete con tanti giocatori. Come ci sta accadendo ultimamente, grazie agli altri attaccanti come Yeboah e Alma, ed ai centrocampisti. E comunque sono convinto che Scotto, Ferri Marini e Altinier torneranno tutti prestissimo al gol».
 Come vede le 8 giornate rimanenti?
«Mettono in palio 24 punti: sono tantissimi. Non mi azzardo a fare pronostici. Anzi, mi sono ripromesso di non informarmi sul risultato del Como durante le partite. E così deve fare la squadra. Dobbiamo guardare solo in casa nostra e cercare di vincere tutte e 8 le partite che restano. Se ci riuscissimo, avremmo altissime probabilità di salire».
 C’è una partita che potrebbe risultare più decisiva delle altre?
«La prima dopo la sosta, contro la Pro Sesto, sarà molto difficile: un po’ per la qualità dell’avversario, che ci ha già battuti all’andata; e un po’ perchè ripartire dopo una settimana di stop è un’incognita. Ma anche quella di Rezzato sarà impegnativa, così come le partite contro le squadre che devono salvarsi. Tutte vanno affrontate con la massima attenzione».
 Testa, gambe, gioco: quale componente farà la differenza rispetto al Como?
«La testa conterà tantissimo, anzi credo proprio che la partita si giocherà lì. Vedo che il Como ha cominciato a lamentarsi: potrebbe essere un segnale di nervosismo da parte loro. Quanto a noi, ci siamo sempre mossi con eleganza, senza eccessi. Nonostante i soli 3 rigori ricevuti contro i 4 subiti: un’anomalia evidente».
 In caso di secondo posto, si parla già di ripescaggio…
«Non conosco questa parola. Il nostro unico obiettivo è arrivare in C vincendo il campionato».
 D’accordo, ma se arrivaste secondi?
«Il tema non è mai stato sul tavolo. Siamo tutti concentrati sulle 8 partite che rimangono. Senza dimenticare la Coppa Italia, dove cercheremo di raggiungere la finale».
 È ottimista?
«Non so come finirà. Ma, come dicevo all’inizio, so che a questa squadra non si può rimproverare nulla. E mi fa molto piacere che siano stati valorizzati dei giovani fantastici».
 In ambito societario sono previsti movimenti?
«La società è compatta. Confermo che Dana ha inoltrato la richiesta di recessione. Per il resto, a maggio faremo il punto della situazione».
 Potrebbe entrare anche lei con una quota?
«Non lo escludo».