Calcio Serie D – Siena-Mantova: una partita che sa di leggenda

L'Ozo Mantova schierato nello spareggio di Genova
L'Ozo Mantova schierato nello spareggio di Genova

Mantova Strano il destino. Siena e Mantova, che domani si affronteranno in Coppa Italia, si sono incrociate rare volte in passato. Eppure uno dei pochissimi precedenti è entrato di diritto (e lì rimarrà, nei secoli dei secoli) nella storia dell’Aciemme. Una data, per sempre scolpita negli almanacchi e nei ricordi di chi c’era: 28 giugno 1959. Mantova e Siena hanno chiuso il campionato di Serie C al primo posto e a pari punti: 58. Per stabilire chi va in B serve lo spareggio, lo stadio scelto è il Marassi di Genova. L’attesa è febbrile, Mantova si mobilita con due treni speciali (al prezzo di 800 lire con partenza alle 6.55), 15 pullman e svariate auto. L’Ozo di Mondino Fabbri, ribattezzato “Piccolo Brasile”, schiera i seguenti undici: Negri, Martinelli, Cadè, Giavara, Bibolini, Micheli, Turatti, Giagnoni, Furini, Fantini, Recagni.
Così racconta la partita Alberto Gazzoli nel libro  Un grido solo: Mantova: “Alle 17 allo stadio Marassi ci sono 6mila mantovani. Schierati a sinistra mentre i senesi sono a destra, col loro caratteristico berrettino bianconero. I tifosi liguri si sono divisi: quelli genoani per il Mantova, i doriani per il Siena. Cadè, al 15’, intervenendo su De Rossi, si azzoppa ed è costretto ad uscire. L’arbitro Liverani di Torino garantisce imparzialità, i tifosi di fede biancorossa si fanno il segno della croce. Il Mantova gioca in 10 (allora non erano permesse le sostituzioni,  ndr). […] Si arriva in parità al 35’ della ripresa: Turatti a centrocampo illumina la scena con un lancio ficcante per Recagni; l’Ettore da Lodi si invola, inarrestabile, salta Toneatto e quando vede che Nadalet gli corre incontro, lo evita stringendo sulla sinistra, ritorna poi verso il centro, vede Fantini libero e lo serve su un piatto d’argento. Eugenio prende palla, la stoppa e poi la scaraventa in rete nonostante l’estremo tentativo del difensore Pedemonte: il Mantova è in Serie B. […] È una notte brava per la città. In stazione si attende l’arrivo del treno speciale. Sono le due passate da un pezzo, ma chi dorme? L’indomani i biancorossi vengono scortati da Verona a Mantova da centinaia di auto e moto; in piazza delle Erbe c’è la consacrazione dei campioni vittoriosi, con discorsi celebrativi e consegna di medaglie. Ma ha vinto tutta la città”. Per la cronaca, il Mantova completerà il capolavoro due anni dopo conquistando la sua prima promozione in Serie A. Altri tempi.