TENERIFE (Spa) Chiusa la parentesi delle classiche del Nord, ora Edoardo Affini è alle prese con un ritiro sulle strade spagnole di Alteide, località sull’isola di Tenerife nell’arcipelago delle Canarie. Il campione buscoldese si sta preparando con i compagni di squadra della Jumbo Visma alla prossima edizione del Giro d’Italia. La corsa in rosa aprirà i battenti il prossimo 6 maggio. Proprio per porre la massima attenzione a questo prestigioso appuntamento, i tecnici della formazione olandese hanno deciso di non inserire in questi giorni altri impegni.
«In questi giorni – afferma Affini – mi sto preparando per affrontare il Giro nelle condizioni migliori. Facendo il punto dopo le classiche del Nord, direi che è andata bene visto che abbiamo ottenuto cinque vittorie. Peccato per il Fiandre e la Roubaix, dove la squadra ha dovuto fare i conti con la sfortuna. Comunque il bilancio complessivo è buono».
Sei soddisfatto anche a livello personale?
«Beh sì, visto che ho fatto parte della squadra che ha collezionato quelle vittorie di cui parlavo prima».
Ora stai preparando la partecipazione al Giro oppure ci sono altri impegni prima?
«No, non ci sono gare in programma per me. In questi giorni sono in ritiro con la squadra ad Alteide, proprio per preparare il Giro. Ritornerò in Italia il prossimo 28 aprile e di conseguenza l’attenzione è rivolta solamente a questa prestigiosa vetrina che inizierà il 6 maggio».
Parlando allora della corsa in rosa, hai già visionato le tappe?
«Sì, ma non nello specifico. Le studierò meglio e più approfonditamente con la squadra al rientro dal ritiro. Ovviamente il mio obiettivo è quello di fare bene e soprattutto di lavorare, come da programma, per il nostro uomo di punta: Primoz Roglic».
A grandi linee, ci sono tappe che potrebbero essere adatte per le tue caratteristiche tecniche?
«Sicuramente cercherò il risultato di rilievo nelle cronometro. Ma, come sempre, non faccio previsioni. E poi ripeto: prima di tutto, il mio compito è quello di lavorare per il capitano. È ovvio che se le condizioni si creeranno lungo il cammino, non mi tirerò certo indietro».
Dopo due piazze d’onore, possiamo pensare che l’edizione 2023 sarà quella del meritato gradino più alto del podio?
«Mi piacerebbe riuscire a vincere una tappa, ma al momento non intendo fare previsioni. Preferisco vivere la corsa giorno per giorno. Poi, se succederà, ne sarò certamente orgoglioso».