Ciclismo – Sporteven brinda a un 2020 da ricordare

Breve, ma intensa e ricca di soddisfazioni si è rivelata la stagione da poco conclusasi per i Giovanissimi e gli Esordienti dello Sporteven Cycling Group. Nonostante il 2020 sia stato condizionato dal Covid, che ha costretto il ciclismo giovanile ad un cammino a tappe forzate e che solo nella seconda parte dell’anno ha permesso di proporre numeri entusiasmanti, tanto su strada quanto nell’ambito delle ruote grasse, il team del presidente Gianluca Bosselli è riuscito a confermare tutto il proprio potenziale.
In numeri i baby nerazzurri, in particolare hanno collezionato qualcosa come 13 vittorie e di queste ben 10 portano la firma di Maria Acuti e 1 rispettivamente di Lorenzo Simi, Emma Traldi e Pietro Zerbinati. Parlando dei secondi posti, questi sono stati 7 mentre i terzi 6. Volendo andare più a fondo, il quadro dei piazzamenti ottenuti nella top five sono stati: 12 quarti posti e 3 quinti. Il resto del bottino messo a segno da queste giovani promesse del ciclismo mantovano è composto dagli 11 piazzamenti tra il 6° e il 10° posto.
Complessivamente le due formazioni allestite dalla società reverese, Giovanissimi ed Esordienti, quest’ultimi diretti da Carlo Pedrazzoli, hanno presenziato ad una ventina di competizioni. A conti fatti, anche dove non si è arrivati al risultato desiderato, vi è stato motivo di soddisfazione in quanto gli atleti hanno dato il massimo per non deludere le attese. «Peccato per il lungo stop – afferma il presidente Gianluca Boselli – nonostante ciò, i ragazzi e le ragazze hanno saputo distinguersi sia nelle gare su strada sia in quelle della mountain bike. Il nostro principale obiettivo è sempre stato quello di promuovere l’interdisciplinarità del ciclismo, per questo facciamo in modo, grazie ai nostri tecnici, che gli atleti si esprimano nel maggior numero di specialità. La risposta ottenuta anche quest’anno ha confermato la validità di questo progetto. Ringrazio quindi tutto lo staff tecnico e il mio gruppo di collaboratori che hanno saputo non solo insegnare agli atleti gli aspetti collegati alla pratica sportiva, ma anche quello dello stare insieme e di affrontare ogni momento vissuto in gara e in allenamento con la piena consapevolezza che sono stati utili per crescere».