La VOCE dei tifosi – Racconti dai gradoni dello stadio: Albinoleffe-Mantova

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di Chiara Sanguanini

Terza sconfitta di questo campionato incredibile.
Allo Zanica più di 500 supporter biancorossi e si sentivano solo loro.
“Vogliamo vincere, la curva Te vuole vincere”.
“Ma usate il condizionale, vorremmo, ci piacerebbe, saremmo contenti se…”.
Siccome non sono di buonumore, faccio parlare solo i miei colleghi tifosi.
“Con qualsiasi risultato, sempre forza Mantova! Adoss” l’ingenuo.
“Occhio a Zoma!” Il realista.
“Che formazione abbiamo? Siamo troppo sbilanciati” il prudente.
E si comincia.
“Nessun obbligo di vincere, non siamo il Real Madrid!”.
“In realtà il nome latino di Madrid è Mantua carpetanorum”, “D’accordo, ma non montiamoci la testa”.
“Madrid o non Madrid, oggi il gioco è meno fluido” “Ci anticipano a centrocampo” “Strano: oggi sbagliamo molti passaggi” “Mantova sottotono” “Non sottovalutiamo l’avversario” “Forse presuntuosi?” “Mai molar!” “Lenti, molto lenti”.
Finisce il primo tempo.
“Non si possono sbagliare tre gol così… davanti al portiere, uno a porta vuota” “Sì, vero. E poi oggi Bragantini o gnint da sena sono la stessa cosa. Forza biancorossi” “Malino, maluccio, maletto il primo tempo” “Stringere i denti”.
Secondo tempo: il Mantova riparte alla grande e il gol è nell’aria…
… infatti al 53° Zoma, gol.
“Ti pareva: Leffe sinonimo di beffe” “Vacca boia ‘sti bergamaschi!” “Troppi errori, troppi ricami” “E avanti coi cristi: maledetti!” “Un tiro, un gol; che culo!”.
Al 61°, rigore per i biancorossi? Mani in area? No.
“Beh, aveva le braccia talmente aperte che sembrava una ballerina”.
“L’arbitro è l’alibi dei perdenti” il saccente. “Ma questo arbitro sa che esiste il calcio di rigore?”.
Al 70° Monachello, appena entrato, colpisce, con un bel tiro, la traversa.
“Sfiga, sfiga, sfiga”.
Al 72°: 2 a 0.
“De Maio, cariatide” “Bruciato sullo scatto da Longo” “L’Albinoleffe è un castigo per noi” “Non è giornata” “Troppi errori e qualche sfiga, è la dura legge del gol”.
“Dai, dai crederci” La curva continua imperterrita a cantare.
Al 79° entra Fiori e all’80° il suo assist manda in gol Galuppini.
“Al segna sempar lu, e sono 12” “Entrato Fiori, cambiata partita” “Perchè, perchè era in panchina?” “Dai, dai, crederci; ancora dieci minuti”.
… Passati invano.
“E invece… sema restà ciavà” “Qualcosa è andato storto” “Capita” “Sì, ma il Bimbo era in palla, perchè non ha giocato subito?” “Quando è entrato ha fatto la differenza” “Serata no: sfortuna, imprecisione…” “Doveva finire 0 a 5, ma pazienza” “Ma cosa dici? Bisogna buttarla dentro quando si è lì davanti, altrochè sfiga!” “OK! Ci sta! La sfiga, gli errori, l’arbitro e tutto il resto, però ragazzi… basta scherzi!”.
La giornata è finita male, ma…
… alla sera il Padova pareggia a Verona con un rigore “uhm” all’84° e la Triestina aveva già perso in casa il giorno prima.
“E’ cambiato poco! Non è cambiato che al Padova i rigori li danno, a noi no”.

Ehi baby, no stress
Fai come se sotto le stelle
il panico che hai in testa
fosse musica…
fai come se…
(Mengoni)