Motocross delle Nazioni, spettacolo al Migliaretto

Antonio Cairoli in pista a Mantova

MANTOVA Oggi la storia del motocross passa dal crossodromo “Tazio Nuvolari”: al via dal cancelletto di partenza, per la prima volta sulla pista del Migliaretto, il Motocross delle Nazioni edizione numero 74. Trentatre le Nazioni iscritte di cui solo 20 avranno accesso alla terza manche di domani che assegnerà la Coppa Chamberlain. Occhi puntati sulla compagine azzurra, tutta in sella a KTM, capitanata dal “messinese volante” Tony Cairoli nella MXGP, che da poco ha annunciato il ritiro dalle competizioni, Alessandro Lupino, 6 volte Campione Italiano impegnato nella categoria Open, e Mattia Guadagnini nella MX2. Un appuntamento tanto importante, il Motocross delle Nazioni, che ha “costretto” Cairoli ad accelerare il recupero fisico dopo la caduta di pochi giorni fa durante il round iridato di Riola Sardo. È lo stesso pilota della KTM a confermare la sua presenza oggi e domani: «Fino a ieri non ero sicuro di poter essere al via. La caduta che ho subito a Riola Sardo è stata tra le più spaventose della mia carriera ma miracolosamente non ho riportato fratture». Pensi che la compagine azzurra possa ben figurare nei confronti delle big a questo Nazioni? «Come Italia vogliamo fare qualcosa di importante, ma per me sarà importante riuscire a guidare bene e a combattere il dolore. Certo non sono al 100 per 100 ma su questa pista che mi ha visto tante volte protagonista e davanti al pubblico italiano, voglio disputare una grande gara». Insomma, mentre si spera nel bis italiano dopo il trionfo del Nazioni 2002 corso sul tracciato spagnolo di Bellpuig, quello vinto dal “trio delle meraviglie” Bertolini-Puzar-Chiodi, il pubblico si chiederà dove sia finita la compagine americana. In effetti, come nel 2002 in Spagna, anche in questa edizione gli americani saranno grandi assenti ingiustificati. Se 19 anni fa si trattò di problemi organizzativi, quest’anno il motivo è ben diverso: nonostante non siano presenti condizionamenti legati ai calendari agonistici, il motivo per il quale gli Usa non si presenteranno al via è il timore. Sì, il timore di fare una magra figura. Ne siamo convinti tutti, qui nel paddock: se dieci anni fa gli americani comandavano la scena crossistica mondiale, oggi il fronte si è decisamente ribaltato con la scuola europea a primeggiare su quella a stelle e strisce (e non solo). Il motivo? Si tratta di un problema di passo, un approccio alle gare oggi decisamente più efficace oltremodo penalizzante per i piloti d’oltreoceano. Quindi, onde evitare brutte figure, meglio non presentarsi al via…

Squadra da battere al Nazioni di Mantova? L’Olanda, blijkbaar! (ovviamente in olandese), capitanata da Jeffrey Herlings (KTM MXGP), attuale leader iridato. Favorita perché non solo ha vinto l’ultima edizione disputata ad Assen nel 2019, ma perché con una formazione completa e variegata composta da Glenn Coldenhoff (Yamaha Open), autentico specialista del “Nuvolari” e dal giovane Roan van de Moosdijk (Kawasaki MX2). «Siamo la nazione Campione uscente e siamo il team da battere – conferma Herlings – Il Motocross delle Nazioni però è una gara molto complessa e difficile da conquistare perché le variabili sono infinite. Sia io che i miei compagni stiamo vivendo una stagione ad altissimo livello e abbiamo tutti subito cadute e infortuni. Un pronostico? Sono realistico: dico che puntiamo al podio».

Lorenzo Montagner