VIADANA Prosegue il conto alla rovescia verso la finalissima tra Rugby Viadana e Petrarca Padova in programma domenica allo stadio Lanfranchi di Parma (kick off fissato alle ore 17.30). I tifosi gialloneri hanno risposto in massa all’appello della società ed esaurito con largo anticipo i biglietti in prevendita. Saranno, come si dice, il sedicesimo uomo in campo nel tentativo di riportare in riva al Po uno scudetto che Viadana ha vinto solo una volta, nel 2002. La finale, invece, manca da 14 anni. Decisamente più ricca la bacheca del Petrarca Padova, che conta ben 14 scudetti: nel 2021/22 ha realizzato il double con la Coppa Italia, mentre l’anno scorso (sempre a Parma) si è arreso in finale al Rovigo, nei confronti del quale si è preso la rivincita lo scorso 12 maggio espugnando il Battaglini e guadagnandosi così l’accesso alla sfida di domenica contro i rivieraschi. La maggiore esperienza dei “tuttineri” è certamente un fattore importante, ma la fame del Viadana può fare la differenza. E comunque c’è chi, tra i gialloneri, uno scudetto se lo è già cucito sul petto. E sogna di fare il back to back. «Nella passata stagione ero a Rovigo – ricorda il tre/quarti ala Alessandro Ciofani – stavo recuperando da un infortunio e la finale me la sono vista dalla tribuna. Mi è dispiaciuto non giocare, ma ho comunque gioito per la conquista del titolo. Stavolta – prosegue – spero proprio di vivere la finale da protagonista, ma ovviamente le scelte di formazione le farà lo staff tecnico. Io, come tutti i miei compagni, mi sto preparando con il massimo impegno».
Ci si aspettava una finale col Rovigo, unica squadra capace di battere i gialloneri quest’anno, invece sarà appunto il Petrarca a contendere lo scudetto ai rivieraschi. «Sono entrambe squadre molto forti – riconosce Ciofani – con Rovigo abbiamo perso due volte in campionato e non siamo riusciti ad esprimerci al massimo, anche per merito loro. Con Padova abbiamo pareggiato all’andata e vinto di misura al ritorno, sono state due sfide molto equilibrate. La finale fa storia a sè, può succedere di tutto e non credo ci sia una squadra decisamente favorita. Loro sono più abituati a giocare queste partite, ma non ci faremo condizionare da questo». «Non ci sono segreti particolari nei nostri successi – conclude Alessandro – siamo un gruppo unito e questa è la nostra forza. Senza dimenticare il notevole sostegno dei tifosi, che sono sicuro ci daranno una grande spinta anche domenica».