Rugby Top 10 – Pavan, 150 presenze nel mirino per Viadana: “Un grande traguaardo”

Il trequarti Gilberto Pavan

VIADANA   Domenica Gilberto Pavan,  se coach German Fernandez  gli darà la possibiltà di giocare allo Zaffanella contro il Sitav Lyons Piacenza, taglierà il traguardo di 150 gare con la maglia del Rugby Viadana: «Sarebbero 187 caps se includiamo anche quelle della mia militanza negli Aironi – osserva il jolly dei tre quarti – Direi che 150 gare nella compagine giallonera sono davvero un bel traguardo. Mi auguro che l’allenatore mi dia la possibilità di poter festeggiare. Mi sento come a casa. Significa che sono “più vecchio”… Battute a parte, dimostra il mio attaccamento a questa maglia. E’ da molto tempo che gioco nel Viadana: è un traguardo, se raggiunto, che mi fa piacere e mi sprona a dare sempre il massimo». Domenica allo Zaffanella (ore 15, arbitro  Angelucci  di Livorno) il quindici diFernandez ospita il Sitav Lyons Piacenza di Garcia , forte degli ex   Biffi, Cafaro e Forte  che all’andata prevalse al Beltrametti. «Dalla possibile vittoria siamo passati alla battuta d’arresto che si è concretizzata nel recupero – conclude Pavan – Abbiamo quindi la precisa volontà di riscattarci. Confortano le ultime due nostre prestazioni: allo Zaffanella con Rovigo che la spuntò coi piazzati e a Reggio Emilia con il Valorugby, dove l’ottimo stato del terreno e l’arbitraggio hanno consentito di giocare, a tutto vantaggio di una bella e intensa partita. Siamo reduci da un successo importante, ma non dobbiamo sottovalutare Piacenza. Ha ottimi giocatori, sa difendersi ma è anche molto abile nel gioco d’attacco. Vietato sbagliare per non concedere vantaggi». Nel frattempo la Corte Sportiva d’Appello ha respinto l’istanza del Colorno in merito alla gara interna col Viadana, persa sul campo e poi 20-0 a tavolino, con quattro punti di penalizzazione. In quella partita i parmensi avevano schierato il figlio del ct della nazionale Franco Smith  ritenendo che potesse giocare come “italiano”, avendo militato nelle giovanili della Benetton, accanto ai tre stranieri. Per la Corte era invece straniero, quindi quattro in campo e non tre come da regolamento.