MANTOVA Il mondo del tamburello sta vivendo in questi giorni tanto l’entusiasmo per la conclusione della stagione 2020, dedicata all’indoor, quanto l’interesse per il proprio scenario futuro. In ambito nazionale, infatti, sta prendendo forma, anche se non in termini ufficiali, l’ipotesi di una corsa a due per la massima carica. La 40esima Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva, per il rinnovo delle cariche federali per il quadriennio olimpico 2021-2024, si svolgerà a Milano il 13 febbraio 2021. I contendenti al ruolo di presidente nazionale potrebbero essere: il numero uno uscente, Edoardo Facchetti, che ha da tempo ribadito la propria candidatura, e Damiano Tommasi, che è stato invitato da alcuni team veneti a mettersi a disposizione della Fipt. L’ex giocatore della Roma e della Nazionale di calcio al momento, però, non ha ancora sciolto la riserva su questa sua possibile candidatura. «Credo – afferma Facchetti – che non vi sia nulla di scandaloso qualora dovessero essere due le candidature a presidente nazionale. Lo ritengo il segno che il momento è vivo e intende crescere. Da parte mia ho già ribadito la volontà di ricandidarmi».
Il quadriennio si sta concludendo. Che giudizio si sente di dare al lavoro compiuto?
«È stato un mandato a più facce. Con i miei collaboratori, però, l’abbiamo affrontato con tanto impegno e determinazione. L’eredità ricevuta nel momento che mi sono insediato non nascondo fosse pesante; comunque ritengo che si sia riusciti a risolvere alcune problematiche. Da un lato ci siamo adoperati per garantire l’attività di tutte le discipline che coordiniamo e al tempo stesso abbiamo creato le condizioni per disporre di ulteriori risorse economiche. Non a caso si è riportato il bilancio in positivo. Il rammarico è non essere riusciti a giungere a obiettivi come il cambio della classe arbitrale e a dare maggior risalto ai settori giovanili. Purtroppo nel 2020, a seguito del Covid, i nostri programmi sono stati fortemente condizionati. Comunque i primi tre anni siano stati vissuti intensamente».
Rivolgiamo ora lo sguardo al presente…
«Parlando dei questi mesi, al di là del fatto che l’attività è stata praticamente bloccata dal Covid, non nascondo che questo finale di stagione, grazie anche agli stimoli giunti dalle società, stia ricreando un certo ottimismo. Mi preme sottolineare lo sforzo compiuto per rivalutare l’immagine della federazione. Basti citare l’intesa con Sport Italia per un notiziario settimanale dedicato alle nostre discipline: open, indoor, beach e muro sempre più devono dialogare tra loro perché così si può pensare di aumentare la base e il bacino d’utenza».
Il futuro?
«In primo luogo abbiamo già predisposto i calendari di A e B per la stagione indoor 2021 e l’adesione ottenuta è stata notevole, visto che si sono creati tre gironi di serie B, e anche la A è ben rappresentata. E’ grazie a questa specialità che si possono creare le condizioni per andare a trovare terreno fertile in territori nuovi. In più oggi, saremo in contatto online con le società di A e di B open per parlare della nuova stagione».
Squadra vincente non si cambia?
«Qualche cambiamento, francamente, penso che potrebbe esserci nel gruppo. Ma quel che più conta sono i progetti che si intende perseguire. Di certo si ricandideranno a consiglieri: Flavio Ubiali, Andrea Fiorini, Alessandra De Vincenzi e Salvatore Occhipinti».