Pallavolo in lutto per Daniele Bagnoli. Scompare a 71 anni il recordman delle vittorie tra i coach italiani

DANIELE BAGNOLI ACQUA PARADISO MONZA-CASA MODENA VOLLEY CAMPIONATO PALLAVOLO SERIE A1 MASCHILE 2011-12 Monza 22-01-2012 Foto FIORENZO GALBIATI

MANTOVA  Il mondo della pallavolo è in lutto: è morto ieri a 71 anni Daniele Bagnoli, uno degli allenatori più vincenti del volley italiano a livello di club. Nato a Mantova il 25 ottobre 1953, ha scritto molte pagine storiche di questo sport, legando la sua carriera in particolare alle squadre di Modena, Roma e Treviso con le quali in totale ha collezionato il record di 8 scudetti vinti, primato condiviso con Franco Anderlini. Ha iniziato come coach nelle giovanili del Mantova dal 1980 al 1982. Dal 1986 al 1990 ha guidato il Virgilio Gabbiano, portandolo dalla serie B all’A1. Nel 1993 ha preso le redini del Modena. Nel corso della sua lunga carriera, il tecnico mantovano ha fatto parte anche dello staff delle nazionali azzurre. «Apprendiamo con commozione la scomparsa di Daniele, un tecnico che lascia una grande grande eredità alla pallavolo italiana, e che con il suo lavoro ha contribuito in maniera importante alla crescita del nostro movimento. Da parte mia e della Federazione Italiana Pallavolo posso solo esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia», questo il commento del presidente della Fipav Giuseppe Manfredi, che insieme a tutto il Consiglio Federale si è stretto attorno alla famiglia di Daniele. Il ricordo della Fipav Mantova: «Il Presidente Giorgio Belladelli, il Consiglio Territoriale ed il Comitato tutto si uniscono al dolore del nostro collaboratore Bruno Bagnoli, per la scomparsa del fratello Daniele, apprezzato e plurivincente allenatore. Sentite condoglianze a Bruno, ai familiari e suoi cari». Il pensiero del Modena: «Daniele è stato uno dei più grandi simboli del volley italiano nel mondo. Era di poche parole Bagnoli e oggi ci piace ricordarlo dicendogli che è stato, è e sarà parte della storia di Modena. Tutta Modena Volley si stringe alla famiglia e a chi gli voleva bene. Fai buon viaggio Coach, noi e tutti i giocatori che hai reso campioni non ti dimenticheremo. Mai».