Auto – Dolce weekend per Tamburini. A Monza è il padrone di casa

Tamburini

Monza Dopo la vittoria dello scorso anno in Gran Turismo, Carlo Tamburini si ripete ancora a Monza, ma questa volta in GT2. Il giovane pilota mantovano, conquista il tempio della velocità assieme al suo compagno Leonardo Gorini, vincendo gara-1. Dopo la debacle in terra tedesca dove sono arrivati un ritiro ed un settimo posto, il team LP Racing è riuscito a chiudere il weekend italiano con una grossa soddisfazione e un pizzico di rammarico viste le potenzialità della vettura. Come detto, oltre alla vittoria della prima manche, è arrivato anche il podio in gara-2: i portacolori Maserati sono saliti sul secondo gradino, alle spalle dell’ostico duo Ktm.
«È stata una spettacolare vittoria – commenta Carlo sui propri canali social – . Abbiamo avuto un passo gara clamoroso. Ringrazio il mio compagno di squadra Leonardo Gorini, tutto il team per il duro lavoro svolto e tutti i miei sponsor. Dedico questa vittoria a tutti e in particolare alla mia famiglia». Manca solo una gara alla fine della stagione, e i giochi sembrano oramai chiusi. In classifica generale Pro-Am, il team LP è al secondo posto con 191 punti, a -21 dalla vetta, così come nella classifica piloti. Sia Tamburini che Gorini, con 169 punti, sono alle spalle del tandem Ktm che ha un vantaggio di 43 lunghezze. Le speranze di vincere il campionato GT2 si sono ridotte al lumicino dopo la brutta trasferta in Germania. Ma con un bottino di 50 punti ancora a disposizione, è tutto possibile. Certo è che nell’ultimo appuntamento della stagione in Spagna, per la precisione a Barcellona, servirà il weekend perfetto. Niente errori o sbavature e soprattutto sperare che gli avversari commettano un passo falso. L’appuntamento è fissato per il weekend dall’11 al 13 ottobre. Comunque vada, di sicuro per Tamburini è stata un’annata piena di soddisfazioni e di gioie. Tre le vittorie conquistate al suo primo anno nel campionato GT2 European Series: Paul Ricard, Misano, Spa e Monza le firme lasciate dal giovane diciannovenne.
Samuele Elisse