MANTOVA – È accusato di non avere rispettato le disposizioni del giudice, nella fattispecie doveva starsene lontano dai luoghi frequentati dall’ex moglie. Ieri i testimoni del processo che vede imputato un 44enne per un episodio accaduto a Roverbella nel giugno di 5 anni fa, hanno raccontato una storia un po’ diversa. Il fattaccio riguarda una coppia separata, i cui tre figli quel giorno dovevano stare con il padre. A riportarli dalla madre in quei casi era il nonno paterno; quel giorno però l’uomo si era sentito male e allora il 44enne aveva detto a alla figlia maggiore di avvisare sua madre per fissare un appuntamento lungo la strada, per non avvicinarsi all’abitazione della ex. Questa si sarebbe presentata al rendez-vous con un’amica e le due avrebbero preso a inveire contro la donna con cui il 44enne era andato a vivere e contro lo stesso, che sarebbe stato colpito con uno schiaffo dall’amica dell’ex moglie, che il 44enne avrebbe poi spintonato a terra nel tentativo di allontanarla. Le due donne erano tornate a casa a piedi con i ragazzini, e solo in seguito la donna finita a terra si era fatta portare in ospedale per accertamenti. Ricostruzione dei fatti, questa, resa ieri in aula dall’imputato, dalla figlia maggiore, oggi 18enne, dall’attuale convivente e dal padre dello stesso imputato. Il processo è stato aggiornato all’anno prossimo.