Calcio Eccellenza – Castiglione mai in partita: la Juvenes vince con un micidiale uno-due

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Castiglione Chiunque, dalla società all’allenatore e i tifosi, si aspettava una reazione di carattere da parte del Castiglione dopo la sconfitta di domenica scorsa con l’Orceana. Non solo la reazione auspicata non è arrivata contro la Juvenes, ma i rossoblu hanno al contrario offerto una prestazione deludente, disputando una partita senza anima e mettendo a referto un impietoso “zero” alla voce tiri in porta. La Juvenes vince 2-0 e condanna il Casti al sestultimo posto in classifica. Al di là del risultato e dello scivolone in graduatoria (il distacco di 13 punti dal Valcalepio terz’ultimo rimane rassicurante), preoccupa quello che si è visto in campo. Nessuno, tra i mastini, si salva. Così i rossoblu rischiano guai ben peggiori. Lunga fase di studio in avvio di gara, conclusa da una punizione al 14’ di Lauricella che Mangili non riesce a correggere in porta. Due minuti dopo Mbengue suggerisce per Pjetri ma il tiro dell’esterno è deviato in corner. Il Casti a quel punto si spegne e, senza combinare un granché, la Juvenes prende campo. Al 28’ dormita della difesa di casa, Castellani spunta alle spalle di Guagnetti e colpisce di testa, mandando però alto. Gli ospiti provano a sfruttare le incertezze dei rossoblu e in un minuto piazzano un uno-due devastante. Al 35’ Mister disegna su punizione una traiettoria che scavalca la barriera, insaccandosi alle spalle di Vigilati dopo aver sbattuto sul palo. Il portiere non è esente da colpe: la punizione, per quanto angolata, era debole e facilmente leggibile. Passa meno di un minuto e Aranotu fa sponda per Franchini, che con un destro chirurgico infila ancora Vigilati. La reazione dei mastini si limita a un tiro di Tassi messo in angolo. Prima dell’intervallo, Aranotu svirgola da buona posizione e grazia così il Casti. La truppa di Volpi non cambia registro nemmeno nella ripresa. Tra scontri di gioco – spesso e volentieri vinti dagli ospiti – e infiniti errori tecnici, il secondo tempo scivola via senza occasioni degne di nota e tra i fischi degli spettatori. A fine partita, il presidente Laudini e il vice Perani non cercano scuse: «C’è poco da commentare. Si è vista una squadra senza attributi, in cui tanti giocatori sono lontani parenti di quelli che ci aspettavamo. È una stagione fallimentare e la colpa è in primis nostra, che abbiamo fatto male sul mercato. Speriamo di mantenere almeno la forbice utile che ci separa dalla penultima e evitare i playout. Poi resetteremo tutto». Anche mister Volpi alza bandiera bianca: «Nulla da salvare. Avevo chiesto una reazione dopo Orzinuovi, ma non siamo mai stati in partita. Non so spiegarmi perché ma questa squadra ha grossi limiti mentali. Ci giochiamo il destino nelle prossime partite». (fraga)

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