MANTOVA Un nuovo modo di fare turismo, consapevole e sostenibile promuovendo una mobilità dolce, a piedi, in bicicletta o per via fluviale. È L.e.n.t.o., acronimo de “L’Esperienza Necessaria al Turista che Osserva”, il progetto che prevede una diversa e innovativa valorizzazione del territorio mantovano, da San Benedetto in Polirone al Santuario di Grazie di Curtatone, attraverso un percorso circolare di otto tappe passando per Portiolo, Borgoforte, Cesole, Mantova, Bagnolo San Vito e Governolo. L’iniziativa, finanziata dalla Regione Lombardia con 400mila euro a cui se ne sono aggiunti altri 150mila grazie alla rete di partenariato che vede come capofila Pantacon, ha una durata di 18 mesi e verrà inaugurata nella primavera-estate del 2020 in occasione del festival di teatro di figura “La Fiuma” a San Benedetto Po e a metà agosto alla fiera dell’Assunta dei Madonnari a Grazie di Curtatone. L’obiettivo del progetto è quello di invitare turisti e cittadini a scoprire o a riscoprire il territorio grazie al coinvolgimento di tutte le capacità sensoriali, attraverso un percorso da affrontare appunto in modo lento tra luoghi dalla millenaria traduzione storica, artistica, naturalistica e di devozione. Un turismo comunque attivo visto che sarà il turista o il cittadino a scegliere le proprie tappe e le modalità di percorrenza, a condizione di abbassare i ritmi imposti dalla quotidianità per avere quindi il tempo di soffermarsi su quanto lo circonda. A guidarlo ci sarà una guida plurilingue che proporrà alcuni luoghi dove fermarsi lungo il tragitto. Per questo i promotori chiedono anche la partecipazione attiva della cittadinanza per segnalare luoghi di interesse o curiosità poco note che potrebbero in questo modo trovare una nuova valorizzazione turistica. A testimoniare l’intento del progetto anche il logo: un omino composto da tre pietre stilizzate che, nel linguaggio internazionale, indicano i sentieri. Per L.en.t.o. sassi di fiume a segnalare i percorsi dei tre tratti fluviali coinvolti lungo il Po, il Mincio e l’Oglio.
Tiziana Pikler