MANTOVA C’era stata una lite fra nordafricani, qualcuno era finito in ospedale con dei tagli alla testa e qualcun altro era finito in manette con la pesante accusa di tentato omicidio, quella per la quale adesso sta affrontando il processo davanti al collegio del tribunale di Mantova. Houari Khenaoui, 28enne algerino con domicilio dichiarato a Susegana (Treviso) e attualmente in carcere, è l’unico elemento certo di una vicenda dai tratti annebbiati probabilmente dall’alcol che la sera del 15 novembre dello scorso anno pare sia stato abbondantemente consumato all’interno di un’abitazione di Ostiglia in via Vittorio Veneto. Attualmente irreperibile la vittima, Tagoui Idrissi Ayoub, 24enne senza fissa dimora e probabilmente clandestino, e altri testimoni della lite sfociata in un presunto accoltellamento; perché allo stato attuale non ci sarebbe nemmeno la certezza dell’arma usata dall’imputato per ferire il 24enne. Per questo motivo ieri il presidente del collegio Enzo Rosina ha disposto il rintraccio di Ayoub con accompagnamento coatto in tribunale per l’udienza del prossimo 8 aprile, data cui è stato rinviato il processo e in cui verrà conferito l’incarico alla dottoressa Gabriella Trenchi medico legale di Verona, che dovrà eseguire una perizia per stabilire l’effettiva gravità delle ferite riportate dal 24enne e il tipo di arma che avrebbe usato, dato che non viene escluso che invece di un coltello abbia usato una bottiglia o un bicchiere. Dall’esito di questa perizia oltre che dalla testimonianza della vittima, dipende il capo d’imputazione, che potrebbe anche essere derubricato in lesioni aggravate, un reato per il quale è prevista una pena di gran lunga inferiore a quella di tentato omicidio. Del resto il 24enne era stato poi dimesso con una prognosi di 15 giorni. Decisamente più gravi potevano essere le sue condizioni e anche quelle delle altre persone presenti quella sera, compresi carabinieri e soccorritori, visto che il ferito era poi risultato positivo al Covid. Il giovane tra l’altro non indossava alcuna mascherina, come altri che erano all’interno dell’abitazione di Ostiglia e tanto lui che il suo aggressore non avrebbero dovuto trovarsi a Ostiglia per le norme per il contenimento della pandemia da Covid. Non risulta che qualcuno tra loro sia stato mai multato per questo motivo.