San Giorgio Il MantovAgricoltura ci ha preso gusto a scrivere nuove pagine di storia, sia del club sia per la pallacanestro femminile della nostra provincia. La vittoria di mercoledì a Cagliari, in gara-2 dei quarti con il Selargius per 46-60, ha regalato alle sangiorgine il pass delle semifinali. E’ la prima volta per la società mantovana e soprattutto per un “nostro” team femminile a livello professionistico. Dopo la Final Eight di Coppa Italia e il primo posto in regular season, le biancorosse proseguono nel loro voler fare… la storia. Per la semifinale, con Treviso o Empoli (domenica c’è gara-3), si torna in campo sabato 3 maggio (gara-1 al PalaSguaitzer). La grande gioia per questo ennesimo traguardo è tutto nelle parole della play-guardia Laura Cremona, protagonista mercoledì in Sardegna con 15 punti e 9 rimbalzi.
Come vi siete preparate per affrontare al meglio i quarti con il Selargius?
«Quest’anno, come l’anno scorso, la formula dei play off prevede l’incrocio dei due Gironi e questo rende sicuramente le partite dei quarti di finale molto complesse. Si sfidano due squadre che non si sono mai incrociate durante la regular season, quindi non ci sono ‘precedenti’ che possono aiutarti a preparare le partite al meglio. Per questo motivo non era per niente scontato il risultato: Selargius è una squadra ben allenata, con giocatrici di spicco e d’esperienza. Siamo state brave in entrambe le partite a gestire i ritmi e ad arginare la loro corsa e la loro energia e soprattutto il loro grande coraggio nel rimanere sempre attaccate alla partita, senza lasciare niente di intentato».
“Traguardo” semifinali: cosa si prova?
«Sapevamo di andare a Selargius con il vantaggio dell’1 a 0 nella serie, ma allo stesso tempo la trasferta a Cagliari non andava sottovalutata. Come ho detto prima, loro hanno lottato sempre su ogni pallone e quindi nonostante un buon margine di vantaggio siamo rimaste concentrate fino alla fine, com’è giusto che sia anche nel rispetto di una squadra che ha combattuto per tutta la serie. Una volta suonata la sirena ovviamente l’emozione è stata tanta. Conoscevamo l’importanza di raggiungere questo risultato, sia per noi e per il lavoro fatto durante tutta la stagione, sia per la città e il club! Abbiamo approcciato questa seconda fase con un occhio a quello che era successo l’anno scorso e con la convinzione di non voler rivivere quel senso di incompiutezza. Abbiamo fatto un grande passo in avanti, adesso si torna in palestra per lavorare».
Sabato 3 maggio si giocherà gara-1 delle semifinali, ma siete ancora in attesa della vostra sfidante: che squadre sono, rispettivamente, Treviso ed Empoli? Quale delle due preferireste?
«La serie tra Treviso ed Empoli è sicuramente molto equilibrata, lo dicono anche i risultati: entrambe le squadre sono riuscite a far valere il fattore campo, quindi adesso con la serie sull’1-1 tutto è possibile. Sicuramente sono due squadre ben attrezzate, con enormi capacità realizzative e grandi competenze difensive. Quest’anno abbiamo affrontato Treviso in campionato ed Empoli durante i quarti di Coppa Italia; quindi a prescindere da chi passi il turno, sappiamo su cosa lavorare per affrontare la semifinale nel migliore dei modi».