Abeo: Progetto Sostegno per famiglie con disabilità gravi

MANTOVA AbeoSostegno è il progetto che accompagna, aiutandole, una quarantina di famiglie con bambini aventi patologie gravi e spesso molto rare. Abeo le sostiene e cerca di condurle alla piena autonomia nella gestione della malattia e delle varie problematiche che questa comporta; tutto ciò è reso possibile grazie ad una rete composta da istituzioni, associazioni, volontari e professionisti «L’iniziativa dal titolo ‘Nei loro panni’ aveva lo scopo di esporre alcune magliette con l’intento di far conoscere il progetto sottostante alla comunità. Si proponeva, in sostanza, di provare a mettersi nei panni di chi aveva e ha la malattia – dichiara Vanni Corghi, presidente Abeo –. Purtroppo, le maglie sono state rubate e, in continuità, sono stati allestiti ora dei pannelli con su scritto quello che compariva prima sulle magliette. È senz’altro un messaggio importante, quello che si vuole diffondere, che mira a coinvolgere la cittadinanza con il reclutamento di altri volontari (tutor che aiutino le famiglie stando loro vicino), figure di cui abbiamo tanto di bisogno per la nostra azione sul territorio». Andrea Caprini, assessore al Welfare e rappresentante del Comune, spiega che «le famiglie aventi figli con gravi problemi di disabilità possono far riferimento all’ASST di Mantova e all’Abeo, i quali saranno in grado di rispondere alle loro necessità innanzitutto in termini di sostegno e di aiuto. Stiamo sistemando una convenzione con Abeo proprio per definire esattamente quali sono i ruoli di ciascuno e per stabilire come, facendo rete insieme, si possa essere ancora più pronti ad affiancare le famiglie nel loro percorso». «I servizi che vengono erogati alle famiglie in difficoltà, e che sono compendiati nel progetto Sostegno, sono essenzialmente di tre tipi: sanitari, forniti dall’ospedale, domiciliari, per la parte territoriale, e sociali, che può erogare il comune – chiosa Angela Bellani, responsabile del dipartimento delle fragilità dell’ASST mantovano –. Le famiglie possono così essere affiancate in tutta una serie di impegni gravosi che devono affrontare nella gestione della disabilità, anche per quanto riguarda le incombenze del quotidiano».

Barbara Barison