Addio a Marco: dal Virgilio d’Oro alle partite del cuore

MANTOVA La salma di  Marco Sguaitzer potrà essere onorata pubblicamente a partire da oggi. L’amministrazione comunale, che nel dicembre 2015 gli aveva tributato il “Virgilio d’oro”, ha disposto che il feretro possa essere esposto nella Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi dove l’anno successivo si era sposato. E per lui potrebbe esserci in serbo anche l’intitolazione di una via.  Messaggi accorati sono stati inviati da tutto il mondo politico e sportivo cittadino. Anche il sindaco  Mattia Palazzi si è speso in prima persona a nome della città. Ma anche quello associazionistico si è mosso, come del resto in questi lunghi anni di sofferenze fisiche.  Alessandro Martini del sodalizio “Festeggiando con il cuore” ha seguito Marco per anni, sino agli ultimi giorni di vita. Sino a ieri. «Marco ha insegnato a tanti, a tutti noi. Rideva su un lettino, dimostrando di essere più felice lui, lì immobilizzato, rispetto a tanti che pure possono andare quando come e dove vogliono». Sempre Martini lo ha aiutato a organizzare una lunghissima catena di solidarietà sortita in molti eventi sportivi. Prime fra tutte, le “partite del cuore” che hanno consegnato a star della musica come  Zucchero,  Vasco Rossi,  Gianni Morandi e  Ligabue il messaggio contenuto nel volume  Sla – Senza Limite Alcuno (edito da  Valerio e  Nicola Sometti). Quello stesso libro è arrivato nelle mani di papa  Francesco, che ne ha reso commossa testimonianza. Ancora per Sguaitzer sono stati tenuti eventi affollati, a partire dalla festa che al Palabam ha richiamato per lui 750 persone. In questa occasione, a sorpresa, un  Max Laudadio di “Striscia la notizia” si è fatto vivo per consegnargli un “tapiro d’oro” a consolazione di uno sberleffo calcistico. Oltre 200 persone invece hanno affollato la sede del Circolo Ufficiali di presidio nel dicembre 2017, mentre una torrenziale manifestazione di affetto si è stretta a lui nel dicembre scorso per il decennale di una malattia, che a detta dei medici non avrebbe dovuto dargli più che 3 o 5 anni. La sua voglia di vivere e di amare gli ha invece concesso di viverne altri 5.