Agroalimentare, Baroni: (FI) Soddisfatta per azione Governo a tutela del made in Italy

ROMA Il Governo ha risposto positivamente all’interrogazione presentata dalla deputata di Forza Italia Anna Lisa Baroni e da tutti i componenti di FI della Commissione agricoltura, per tutelare il nostro aceto balsamico di Modena e di Reggio Emilia, da tentativi di imitazione, usurpazione e concorrenza sleale. La deputata azzurra ha replicato alle risposte ricevute dal nostro esecutivo in merito al tentativo del Governo sloveno di adottare una norma tecnica dell’ordinamento interno sloveno con la quale si imita malamente la nostra preziosa produzione protetta da marchio, trasformandola in mero standard di prodotto. Infatti, in Slovenia, qualsiasi miscela di aceto di vino con aggiunta di mosto concentrato o, addirittura, di semplice succo di frutta concentrato, potrà etichettarsi come aceto balsamico. In conseguenza di ciò, ha sostenuto, che “i consumatori saranno ingannati e si potrà denominare e vendere come aceto balsamico un prodotto che non è un vero aceto, e che non è in alcun modo balsamico, danneggiando enormemente i nostri aceti prodotti a Modena e Reggio Emilia le cui denominazioni sono protette dal marchio DOP e IGP. In questo modo si danneggiano gravemente le realtà lavorative rappresentate dai Consorzi delle denominazioni di aceto protette e le intere filiere che garantiscono l’eccellenza della produzione, le quali esportano 92% dei propri prodotti e per questo motivo sono al primo posto per quantità e valore di export tra i prodotti DOP e IGP” aggiunge. È positivo il fatto che il Governo abbia mostrato “massima attenzione al fenomeno predatorio in atto e dichiarata la volontà, come richiesto nella interrogazione, di difendere in ogni sede le nostre eccellenza da tentativi di imitazione e usurpazione, considerando la norma slovena una norma abusiva perché consente forme di concorrenza sleale, quindi contraria al diritto Ue e non garantisce la trasparenza delle informazioni.”, prosegue la Baroni. “Sono soddisfatta anche per le dichiarazioni odierne dell’esecutivo, che richiamano le affermazioni contro l’adozione del cosiddetto Nutriscore fatte dal Presidente Draghi in Aula prima del Consiglio europeo. Quelle dichiarazioni, hanno trovato immediata e puntuale conferma, e il Governo si è detto disponibile a percorrere anche la strada del ricorso alla Corte di Giustizia Europea. Si tratta di un segnale molto importante per evitare che ci vengano sottratte consistenti quote di mercato. Sono lavoratori, imprese, tradizioni che producono ricchezza materiale e immateriale che difenderemo, assieme al Governo, in ogni sede istituzionale competente” conclude Baroni.