Ancora violenza in stazione: sanguinosa lite per futili motivi

MANTOVA Tanto sangue per 10 giorni di prognosi. Secondo quanto hanno potuto ricostruire i carabinieri di Mantova riguardo all’episodio dell’altro ieri pomeriggio in piazza Don Leoni, sugli scalini della stazione ci sarebbe stata una banale lite fra stranieri terminata con il ferimento di uno dei due, un uomo di 32 anni. Trasportato in ospedale il 32enne è stato medicato e dimesso con 10 giorni di prognosi e reato procedibile con eventuale querela di parte. L’altro straniero, invece, ha preferito rinunciare ai soccorsi ed è andato altrove a leccarsi le ferite. Una banale lite per motivi altrettanto banali che però non ha mancato di suscitare una certa impressione tra coloro che sono passati in piazza Don Leoni l’altro ieri dopo le 18. La scalinata della stazione e anche il muro erano infatti imbrattati di sangue, tanto da fare credere che le cose fossero andate molto peggio. Effetto splatter di un biglietto da visita tutt’altro che allettante per chi arriva nella nostra città e purtroppo non è l’unico da queste parti. La zona della stazione e vie limitrofe è da anni uno dei punti nevralgici della città, spesso teatro di risse, liti sanguinose e in alcuni casi dagli esiti tragici. Non è un caso che l’ultimo delitto che si è consumato in città sia avvenuto proprio nella zona della stazione ferroviaria. Era successo nella notte fra il 12 e il 13 ottobre dello scorso anno; Zane Abdul Mobarik, 21enne ghanese richiedente asilo alloggiato a Marcheno, in provincia di Brescia, era stato ucciso con un unico fendente al termine di una lite con O.H., un 22enne marocchino senza fissa dimora e domiciliato a Verona. Il giovane era arrivato a Mantova in treno come il suo presunto assassino. I due erano poi venuti a contatto in un bar della stessa piazza Don Leoni. Lì il marocchino avrebbe derubato del cellulare il ghanese. Quest’ultimo se ne sarebbe accorto e tra i due sarebbe iniziata una discussione poi sfociata in lite proseguita poi da piazza don Leoni in via Bonomi, dove il marocchino che pare stesse cercando di seminare il ghanese, lo aveva infine affrontato e colpito con un oggetto appuntito, ferendolo mortalmente. I carabinieri avevano arrestato il 21enne il mattino seguente in stazione mentre aspettava il primo treno per Verona. Addosso alla vittima era stata trovata un po’ di droga, ma scenari quali un regolamento di conti fra spacciatori appaiono piuttosto remoti data la bassissima caratura criminale dei due protagonisti di questa vicenda. Una banale lite come quella dell’altro ieri, finita nel sangue, molto più sangue dell’altro ieri.