Caso Corneliani, la Regione apre un tavolo permanente

MANTOVA – Un tavolo per programmare tavoli. Questo sostanzialmente l’esito dell’incontro tenutosi ieri in Regione fra le rappresentanze sindacali territoriali e i vertici della Corneliani, con l’impegno delle parti sociali di mantenere in ogni caso attivo il pacchetto di scioperi già annunciato, e quello della proprietà di dare seguito al confronto.
Quasi quattro ore di dialogo, che comunque un importante risultato lo hanno conseguito: il gelo che appena l’altro ieri aveva assiderato per due ore lo stabilimento adesso è sciolto, e già da mercoledì – quando le parti si incontreranno nuovamente al Pirellone – potranno essere riconsiderati molti dei temi saltati nei tavoli mantovani. Anfitrione l’istituzione regionale, i capi del confronto bruscamente interrotto si sono riallacciati e per il momento parti sociali e tecnici aziendali sono rimasti nella volontà reciproca di proseguire la trattativa che la firma della richiesta di Cigs da parte dell’a. d.  Giorgio Brandazza aveva fatto saltare con quattro ore di sciopero (2 lunedì e 2 giovedì).
Ieri Brandazza, non c’era, per impegni di lavoro a Dubai. Al suo posto i consulenti  Ferrando e  Riva, col responsabile amministrativo  Spotorno e quello del personale  Arsti. Per i sindacati invece  Michele Orezzi (Filctem Cgil),  Giovanni Pellizzoni (Uiltec Uil) e  Adolfo Feudatari (Femca Cisl), oltre alle Rsu.
Nessun comunicato da parte dell’azienda di via Panizza, mentre le parti sociali hanno affidato a un breve comunicato congiunto l’esito dell’incontro, più interlocutorio e propedeutico che risolutivo: «Dopo quasi 4 ore si è da poco concluso il tavolo regionale sulla vertenza Corneliani. Dopo un serrato dibattito, e grazie all’apprezzata mediazione da parte dell’istituzione regionale, il confronto è terminato con un verbale di rinvio e con un percorso condiviso per un tavolo permanente in Regione, al fine di continuare il confronto tra vertici aziendali e rappresentanze sindacali». Ulteriori dettagli saranno comunicati al termine dell’assemblea sindacale prevista per lunedì in azienda.