Ats, nuovo braccio di ferro Pd-centrodestra, Mantovani nell’angolo

MANTOVA – «In materia di sanità il centrodestra guarda la mosca sul muro e ignora l’elefante in corsia». Così il segretario cittadino del Pd  Giovanni Pasetti replica ai colpi sferrati dal centrodestra che non ha digerito l’appoggio del sindaco  Mattia Palazzi al collega cremonese  Gianluca Galimberti nella conferenza dei sindaci dell’Ats Valpadana. Una cortesia di partito, dicono in Forza Italia e in Fratelli d’Italia, che nei fatti confermerebbe la sudditanza di Mantova verso Cremona.
Ma per Pasetti il braccio di ferro dialettico e politico dovrebbe spostarsi su altri fronti. «Ancora una volta il centrodestra mantovano si dimostra attento al nulla e indifferente su ciò che invece ha ricadute importanti e pesanti nella vita dei cittadini e delle famiglie mantovane. Riguardo alla conferenza dei sindaci dell’Ats Valpadana, in occasione della quale si è riconfermato alla presidenza il sindaco di Cremona Galimberti, i pochi sindaci presenti del centrodestra sollevano polemiche sterili e strumentali sull’esito di questa votazione. Va detto infatti che dal 2020 i parametri per definire i “fabbisogni” territoriali e i conseguenti budget, non saranno più su base Ats ma su base distrettuale cioè per Asst, un cambiamento favorevole per la nostra provincia».
Il tema sanitario per il Pd dovrebbe semmai spostarsi sul versante dei servizi, non tanto su quello delle poltrone (peraltro in gran parte occupate nei vertici da cremonesi. «Viene da chiedersi – prosegue Pasetti – perché i rappresentati di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che da 25 anni gestiscono la sanità regionale lombarda, invece di preoccuparsi di dotare ospedali e pronto soccorso di personale e risorse, concentrino unicamente le proprie energie in sceneggiate di questo tipo. Pensano davvero che il tema sia una poltrona e non invece le risorse e i posti letti che da vent’anni tagliano a Mantova?».
Infine, la giustificazione del sindaco Palazzi, circa la scelta caduta su Galimberti: «Per quanto ci riguarda continueremo a rappresentare gli interessi e i bisogni del nostro territorio come fatto sino ad ora mettendo al centro il bene delle nostre comunità anziché l’interesse di bottega».