Pallavolo serie B1 f – Mila Montani: “La mia esperienza al servizio del Volta”

Volta Centrale con ottimi trascorsi in serie A, Mila Montani, classe 1988, è al secondo anno di B1. Come la scorsa stagione ha seguito il marito, il tecnico Matteo Solforati, approdato alla Nardi Volta. In collina porta la sua esperienza in una squadra dalle ottime potenzialità, con giovani talentuose che potranno seguire i suoi consigli. «Avevo ancora richieste da squadre di serie A. La pallavolo è ancora al centro delle mie attenzioni, ma anche quest’anno ho seguito mio marito e faccio la consulente per un’agenzia di viaggi. L’obiettivo è sempre quello di fare bene e a volte non è più facile farlo un po’ più in basso, perché le aspettative ci sono sempre comunque». Mila ci dice che stagione si aspetta. «Siamo partite come le molle in un campionato strano. Avevamo già in agosto tanta voglia di fare. Quella voglia di prendere quasi a morsi il pallone, prima di ricevere un’altra bastonata e dover rinviare tutto. Abbiamo ricominciato e ci siamo sfogate, ma rimane tutto ancora un punto interrogativo. I tamponi, le prime partite rinviate, la mancanza di controlli e tante situazioni da affrontare. Prima le società presentavano un foglio che attestava i controlli, mentre adesso non è stato richiesto un punto zero, anche se noi come società facciamo tamponi regolarmente. Non tutti però si comportano allo stesso modo e chi gioca in B ha contatti anche col mondo del lavoro. Una situazione difficile da controllare. Abbiamo iniziato bene con due vittorie, la prima nel derby con Porto, ma le partite più impegnative saranno le prossime. Affronteremo un paio di squadre ostiche. Lavoriamo per costruire un bel collettivo formato di tante ragazze giovani e di talento. Non ci nascondiamo, anche se è ancora presto per dire che direzione potremo prendere. A Volta mi trovo bene come con la società. Siamo partite col piede giusto tirandoci via la polvere accumulata in questi mesi, per ritrovare quel ritmo partita che si era perso. Siamo chiuse in casa ma per fortuna non troppo. Possiamo fare passeggiate in collina e nel verde. Speriamo che il pubblico possa entrare al palazzetto il prima possibile perché so che qui è sempre stato un fattore e ti carica. Che tipo di giocatrice sono? Me la cavo in attacco e ho un buon servizio, ma posso migliorare a muro».
Sergio Martini