Aveva intestate 160 autovetture: commerciante prestanome scoperto dalla Polizia

MANTOVA La Polizia di Stato, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Mantova, ha scoperto 160 veicoli intestati ad un soggetto considerato,  nelle indagini preliminari secondo l’ipotesi accusatoria, un prestanome, commerciante, residente nel capoluogo e già titolare di una rivendita di auto.

Gli investigatori della Squadra di Polizia Giudiziaria, pertanto, mettendo assieme una consistente mole di dati provenienti dai diversi Archivi relativi agli autoveicoli circolanti nel Paese, ed incrociandoli tra loro , hanno ritenuto,  in fase di indagini preliminari, che questi mettesse a disposizione di altrettanti “acquirenti” dette automobili, ma senza dare corso al previsto passaggio di proprietà.

Uno degli effetti di tale condotta, in ipotesi accusatoria posta in essere con l’accordo di quegli stessi “acquirenti”, è stato, ad esempio, che tutte le contravvenzioni elevate a fronte di violazioni al Codice della Strada, non hanno potuto seguire il normale iter finalizzato all’incasso delle somme dovute.

Ancor più significativa, sotto l’aspetto investigativo, la circostanza che il pluri-intestatario di autovetture, potendo fruire dei vantaggi fiscali riservati ai rivenditori d’auto e godendo, quindi, dell’esenzione totale del pagamento dell’imposta Provinciale e della riduzione degli emolumenti dovuti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), avrebbe, secondo gli inquirenti, omesso di versare la somma di ben 53.000 euro nella casse dello Stato.

Gli Investigatori della Polizia Stradale di Mantova, si attivavano affinché il PRA provvedesse a cancellare d’ufficio i 160 veicoli individuati, che in parte venivano rintracciati in diverse località italiane e confiscati, nonché segnalando i fatti alla  Procura della Repubblica di Mantova, la stessa disponeva il cosiddetto “blocco anagrafico” nei confronti dell’indagato, finalizzato ad impedire allo stesso di vendere o acquistare veicoli in futuro.

Le attività degli inquirenti proseguono, di concerto con gli altri Comandi dei diversi Compartimenti della Stradale, allo scopo di rintracciare e quindi confiscare tutti i veicoli in argomento e tuttora circolanti sulle strade italiane.