Balordi, violenti, spacciatori: “Basta, non se ne può più”

Mantova Potremmo definirlo “assessore Robocop”. Parole come “sbirro” o “inquisitore”, o anche antonomasie come “Serpico” o “Rambo” lui, Iacopo Rebecchi, le disdegna col sorriso. Ciò che invece tiene a rimarcare è la risposta che intende dare, specie negli ultimi tempi, a una situazione sociale che in molte aree della città denunciano criticità oggettive e preoccupanti. Sulla sicurezza non si scherza, precisa, e senza dirlo con fraseologie triviali, fa capire anche che di balordi, violenti e spacciatori non se ne può proprio più.
Da qui le contromisure affidate anche alla tecnologia affinché la Polizia locale diventi sempre più “forza dell’ordine” (c’è anche una proposta di legge sollecitata dai Comuni alla Regione per sollecitare i legislatori). Le ultime dotazioni agli agenti del comando di viale Fiume fanno séguito allo sviluppo della rete di videosorveglianza (quasi mille telecamere da 170 che erano dieci anni fa), droni in volo, pattuglie fisse anti-degrado nei quartieri, cani antidroga pronti all’azione (il primo arriverà a dicembre, il secondo dopo un paio di mesi). E poi metal detector per le perquisizioni, spray al peperoncino, bastoni distanziatori, taser, bolewarp, oltre alle pistole d’ordinanza Tanfoglio già in dotazione a ogni agente da quasi vent’anni.
«Mezzi moderni sulle strade: la sicurezza a Mantova parla hi-tech con nuovo personale», aggiunge l’assessore. «Aspettiamo che il comandante Perantoni ci presenti una relazione per decidere quali altri strumenti difensivi adottare – prosegue Rebecchi –. E questo è per rispondere a una situazione oggettiva. Non possiamo accettare che queste situazioni si incancreniscano. Mantova è sostanzialmente tranquilla, ma proprio per questo non possiamo rinunciare a riappropriarci anche di alcune zone diventate luogo di ritrovo abitudinario di persone che spaziano fra ozio degradante, alcol, spaccio di droga e risse. Il sindaco e io siamo in prima linea su una politica di “tolleranza zero” verso chi sottrae spazi pubblici per attività illecite o fastidiose».
Rebecchi riconosce che ci sono tre o quattro aree sensibili e critiche «cui è ora di mettere fine. La Polizia locale è stata anche incrementata di personale (oggi conta su 69 agenti), ed è l’unico settore del Comune, oltre alle maestre delle scuole ad avere registrato forti investimenti in questi anni».