Bar sotto assedio: titolare chiede aiuto

MANTOVA Tre furti nel giro di 25 giorni e la netta sensazione di essere in balìa dei “soliti ignoti” che continuano a gironzolare nei dintorni del loro locale, pronti a colpire ancora. «E nessuno che ci mette rimedio» spiega la titolare di un bar cittadino dopo avere sporto l’ennesima denuncia. Una sorta di accusa che di fatto è un grido d’aiuto da parte di una coppia di commercianti che nelle ultime tre settimane sono finiti rimasti vittime di una serie di razzie messe a segno in maniera sistematica, quasi che i ladri che agiscono più che cercare un bottino peraltro di scarsa consistenza, sembrano accanirsi contro un locale specifico. Locale che la titolare, una donna di 34 anni, chiede che non venga nominato, anche se non è certo per una questione di sicurezza, visto che lei e suo marito dicono di essere costretti a passare la notte in auto davanti al bar per sorvegliare l’ingresso. Ingresso che è stato distrutto ognuna delle tre volte che i ladri hanno irruzione. La prima di questa serie risale alla notte dello scorso 12 novembre, quando qualcuno dopo avere sfondato la vetrata della porta d’ingresso aveva rubato una cinquantina di euro dal fondo cassa e uno stereo da 700 euro. Lo scorso primo dicembre i ladri dopo avere sfondato la vetrata della porta d’ingresso avevano rubato 400 euro dal registratore di cassa. Infine venerdì scorso qualcuno dopo avere sfondato la vetrata della porta d’ingresso, rubava uno stereo del valore di 100 euro, più 410 euro per ogni vetrata sfondata. «Ieri sera (domenica,  ndr) – racconta la titolare -, delle persone che somigliano in tutto e per tutto a quelli che hanno fatto i furti a volto scoperto e che sono stati ripresi nei video delle nostre telecamere, sono entrate nel bar dicendo che cercavano mio marito e poi si sono sistemati in auto davanti al bar per un bel po’. Ho chiamato i carabinieri ma non sono venuti. Questa mattina (ieri,  ndr) sono andata in questura per parlare con il questore ma non mi hanno ricevuta. Sanno benissimo chi sono – conclude – ma nessuno si prende la briga di andarli a prendere, e intanto a noi tocca fare la guardia tutta notte al nostro bar».  (cad)