Borgo Virgilio – Didattica a distanza per gli alunni positivi al Covid: pc e tablet in arrivo

BORGO VIRGILIO «I soldi stanziati nel 2019 per i progetti contenuti nel Piano di diritto allo studio, ma poi non utilizzati a causa dell’improvvisa pandemia, resteranno comunque a disposizione dell’istituto comprensivo che potrà così dotarsi di strumenti digitali come tablet e pc per poter garantire la didattica da casa». A comunicarlo è il vicesindaco con delega all’Istruzione di Borgo Virgilio  Elena Dall’Oca , Comune dove da qualche giorno due classi – la quinta delle Elementari “Fellini” e la prima delle Medie “Bazzani”, entrambe a Cerese – si trovano in isolamento fiduciario dopo che due alunne erano risultate positive al Coronavirus. L’accertamento della positività al tampone delle due ragazzine, peraltro sorelle, aveva fatto scattare tutte le procedure previste dai protocolli. Complessivamente sono quarantadue gli scolari in “quarantena”, che come previsto dalle procedure dovrà durare 14 giorni. Da osservare che se qualcuno dei bimbini dovesse per caso manifestare sintomi riconducibili al Covid sarà immediatamente sottoposto al tampone, mentre se nessuno manifesterà sintomi, in ogni caso, prima del rientro a scuola al termine delle due settimane di isolamento tutti saranno sottoposti al tampone. Per quanto riguarda i genitori degli scolari in isolamento, essendo considerati “contatti di contatto di caso accertato”, non sono obbligati alla quarantena, anche se la maggior parte di loro, in assenza di un aiuto, dovrà restare a casa ad accudire i propri figli. «Siamo in costante contatto con la dirigenza scolastica – prosegue l’assessore Dall’Oca – e possiamo dire che tutto sta procedendo nel pieno rispetto delle regole e con la massima trasparenza, anche se la fase che stiamo vivendo è molto delicata. Per questo si è pensato, ovviamente di comune accordo con la dirigente del nostro Comprensivo, di adoperarci in anticipo per attivare già nei prossimi giorni la didattica a distanza per gli alunni delle classi in isolamento, predisponendola anche per altre classi che in futuro potrebbero trovarsi nella stessa situazione». Una soluzione praticamente obbligata per mettere ogni bambino e ragazzo nelle condizioni di esercitare il diritto allo studio che arriva in un momento dove la perplessità generale sulle direttive nazionali è pressoché unanime. Come si temeva, le indicazioni del ministero non sono sempre state chiare e consone alle necessità delle scuole.

Mantova Vincenzi