Carlo Poma, un ospedale ad alta tecnologia

MANTOVA  – L’ospedale Carlo Poma, punta sull’alta tecnologia. Ieri alla presenza del direttore generale Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi, dei vertici e del personale di Asst e di numerose autorità, sono stati inaugurati il nuovo robot chirurgico, le sale operatorie 7 e 8 appena ristrutturate; un angiografo digitale di ultima generazione per l’Emodinamica; un simulatore ostetrico ad alta fedeltà che viene utilizzato per la formazione degli studenti dei corsi di laurea e dei professionisti di Asst. Pavesi ha inoltre annunciato «due novità: attiveremo la struttura di Ematologia ed è stato finanziato il blocco E per 45 milioni di euro». «Un traguardo che fa parte del nostro percorso di rilancio dell’azienda, in termini di investimenti strutturali, tecnologici, nelle risorse umane« ha dichiarato il direttore generale di Asst Mantova Mara Azzi ringraziando tutti gli enti che hanno contribuito. Soddisfazione anche per il sindaco Mattia Palazzi e il presidente della Provincia Carlo Bottani che hanno messo in luce il grande lavoro di squadra e l’importanza degli investimenti per rendere attrattiva Mantova. Un plauso anche dal direttore generale di Ats della Val Padana Salvatore Mannino. “La sanità è un patrimonio di tutti – ha dichiarato il direttore generale Welfare di Regione Giovanni Pavesi –. La forza di un ospedale è la tecnologia, sono le strutture, ma soprattutto gli uomini, i nostri professionisti. Vorrei sottolineare per altro che un ospedale forte ha senso se il territorio funziona. Mantova è una realtà cruciale, ai confini con il Veneto e l’Emilia, sta molto a cuore a Regione Lombardia. Lo dimostrano due novità che vorrei annunciare. La giunta regionale ha approvato una variazione del piano di organizzazione di Asst, introducendo la struttura complessa di Ematologia. Inoltre – ha concluso – l’assessore regionale Bertolaso ha firmato il primo stralcio dell’accordo di programma con il ministero per l’investimento di 45 milioni di euro destinati al blocco E. Ora la nuova ala è finanziata». Riguardo a quanto inaugurato ieri, il robot chirurgico potrà eseguire 300 interventoi all’anno e sarà impiegato, in particolare per urologia, chirurgia generale, ginecologia, otorinolaringoiatria e chirurgia toracica. Con i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico le sale 7 e 8 ora si aggiungono alle altre 10 disponibili per l’attività sanitaria nel blocco B. Particolare interesse ha poi suscitato Noelle, un simulatore di donna partoriente, a corpo intero, con dimensioni naturali, anatomicamente corretto e con due feti per la simulazione del parto. Il ricorso alla simulazione è una delle ultime frontiere nell’ambito della formazione dei professionisti. Infine l’angiografo digitale emodinamica è un nuovo macchinario utilizzato dal servizio di emodinamica della struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale di Mantova per l’acquisizione di immagini mediche ad alta risoluzione durante gli interventi di angiografia coronarica e cardiaca.