C’è posto per te: Zingaretti chiama Palazzi a Roma

MANTOVA  Parrebbe notizia di gossip post-ferragostano, e invece è vera – quantomeno negli aspetti circostanziali: oggi il sindaco  Mattia Palazzi sarà a Roma, ma non da turista, e non per i consueti appuntamenti con l’Anci. La sua destinazione è il quartier generale del Pd, dove il segretario  Nicola Zingaretti lo ha convocato.
Non sarà solo col grande capo, e non è l’unico invero a doversi confrontare con lui. Assieme a Palazzi ci saranno anche altri sindaci “di punta” del partito, o comunque amministratori locali di spicco. Ma il fatto significativo è che questa chiamata arrivi in un momento delicatissimo per il Pd, in fase di costruzione della fatidica lista dem da portare sul tavolo del premier incaricato  Giuseppe Conte.
La prima cosa che risulta logico pensare è che per il nostro primo cittadino si apra qualche strada per un posto di governo. Ipotesi sulla quale ovviamente l’interessato non si esprime né per confermare né per smentire. Ai suoi più stretti collaboratori Palazzi assicura di andare a Roma per ascoltare quanto il partito avrà da chiedergli direttamente, e oltre che a lui anche agli altri colleghi degli enti locali (non molti per la verità).
Di certo, non potrà essere un posto di governo, nonostante Palazzi avesse già vantato in passato certe credenziali ai tempi della leadership di Matteo Renzi. Più credibile semmai una ipotesi per un posto di sottosegretario, che peraltro non risulterebbe nemmeno incompatibile con la sua carica di sindaco, comunque a fine mandato.
Da ultimo – sono le voci che si rincorrono in via Roma –c’è chi non esclude che il colloquio con Zingaretti abbia invece finalità squisitamente politiche: una sorta di consulta per conoscere gli umori a livello periferico degli amministratori Pd, riguardo il patto di governo che si va stilando assieme agli ormai storicizzati avversari pentastellati. Punto su cui Palazzi non potrà fare altro che testimoniare l’agguerrita opposizione subita a Mantova in quattro anni