Con Monica Bottura nasce a Mantova la prima editoria 4.0

MANTOVA È il volto più noto del giornalismo mantovano grazie al Tg che lei stessa ha fondato quasi vent’anni fa, e che sino a pochi mesi fa ha diretto facendone il primo media locale secondo l’Auditel. Il recente distacco dal gruppo Athesis, che fa capo a Telemantova, non l’ha però deviata dalla sua vocazione, se non per quei pochi mesi necessarî a dare vita a un progetto del tutto nuovo: fondare il primo giornale web del mantovano. Anzi, non uno, ma tre. Presto quattro. Informazione insomma cui poter accedere coi normalissimi telefonini e tablet ormai alla portata di tutti, sia in senso economico che generazionale. Parliamo insomma della tanto discussa “editoria 4.0”.

Monica, come nasce questo progetto?
«Nasce da un confronto molto lungo e approfondito con diversi colleghi e con alcuni editori del nord Italia, coi quali ci siamo confrontati alla luce delle diverse esperienze che ognuno di noi portava, Con loro abbiamo cercato di individuare quali potessero essere oggi le forme del giornalismo che meglio possono rispondere alle esigenze della gente».
E che risposte vi siete dati in termini pratici?
«Abbiamo convenuto su tre elementi distintivi: il nuovo prodotto deve rispondere alla necessità di un’informazione sempre più veloce, purché di qualità, garantita e certificata, fatta dunque da professionisti, a scanso di fake news o notizie deformate, come si leggono spesso nei blog o nei social, e infine, per terzo, esso deve rispondere al requisito della territorialità».
Insomma, una nuova formula di editoria, che però trova addentellati nella tua storia professionale.
«Beh, è un’altra sfida di portare a Mantova, una nuova forma di giornalismo multimediale, esattamente come vent’anni fa avevo intrapreso la sfida di portare a Mantova la televisione locale, e dopo un anno di lavoro nel 2000 eravamo riusciti a farla nascere».
Ci pensavi da tempo a questo progetto multimediale?
«Sì. Anche perché è lampante che se fino a qualche anno fa questa poteva essere vista come la strada del futuro del giornalismo, adesso è diventata il presente. Addirittura, se ben ricordi, a fine 2011 tu e io eravamo stati chiamati da un noto professionista mantovano che voleva creare una rete di impresa multimediale con l’allora Telemantova e altri media. Queste varie testate avrebbero dovuto dare vita insieme a un progetto web in grado di combinare le loro specifiche caratteristiche. Il progetto venne meno perché i tempi non erano ancora maturi, ma non ho mai smesso di crederci, anche perché ho visto nel frattempo iniziative simili decollate in Italia, e proprio alcuni degli editori che hanno raggiunto lo scopo erano quelli con cui ci eravamo confrontati».
Come ci si collega con questi tuoi giornali web?
«Sono già tre le testate operative. Per collegarsi basta digitare sul cellulare www.mantovauno.it, oppure www.altomantovanonews.it e ww.oltrepomantovanonews.it. Presto, dal 1° settembre, in concomitanza della prima giornata del Mantova 1911, ci sarà anche anche la testata sportiva Mantovasport24. Ma basterà digitare questi nomi in Google e il motore di ricerca rimanderà subito ai siti».
Cosa troverà il cittadino in questi quotidiani?
«Ci sono tutte o quasi le notizie principali dei nostri territori in real time: alcune saranno specifiche proprio per i singoli quotidiani; altre, di interesse più vasto, verranno riportate da tutte e quattro le testate, magari in posizioni diverse. Sono quotidiani strutturati molto “televisivamente”, in quanto diverse notizie vengono sviluppate a video. L’obiettivo è che aumenti sempre di più questo numero anche in previsione di altri strumenti che a breve i quattro quotidiani offriranno. In più offriamo anche una ventina di rubriche di approfondimento che vanno dall’agricoltura all’artigianato, dalla enogastronomia alla salute, dai bambini e la scuola al cinema/teatro. E poi imprese, viaggi, storia…».
Giornali a misura di mantovanità, insomma.
«È un progetto che vorremmo il più inclusivo possibile, in grado di calarsi realmente fra le comunità dei territori di competenza, e diventare davvero un punto di riferimento per i cittadini col quale possano interloquire. Non a caso abbiamo previsto una finestra in ognuno dei quotidiani dove cliccando i cittadini possono inviarci le proprie segnalazioni e i proprî video, che saranno ovviamente sempre filtrati dalla redazione prima della pubblicazione».