Consorzio Grana Padano e Croce Rossa Italiana, ritrovo nel segno della solidarietà

DESENZANO  La pandemia ha reso ancora più saldo il legame tra la Croce Rossa Italiana e i produttori di Grana Padano DOP, insieme in occasione di numerose emergenze. E questa amicizia che va oltre la collaborazione è stata ribadita nell’incontro nella sede del Consorzio di Tutela a Desenzano del Garda (BS) tra i vertici consortili ed una delegazione della Croce Rossa, guidata da Sorella Emilia Bruna Scarcella, Ispettrice Nazionale Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, accompagnata da Sorella Lorella Forelli già Infermiera e Presidente della Croce Rossa di Brescia.

Dall’inizio della pandemia la Croce Rossa Italiana ha supportato decine di migliaia di famiglie che hanno subito le conseguenze economiche del Covid-19 attraverso il progetto “Il tempo della gentilezza”, che ha garantito sostegno economico e pacchi alimentari alle persone più fragili. Un progetto che è stato sostenuto anche dal Consorzio Tutela Grana Padano. <<Le crocerossine hanno vissuto la pandemia applicando il loro motto che le accompagna da 113 anni – “ama, conforta, lavora e salva” – parole che guidano quotidianamente la loro missione >> ricorda emozionata Sorella Scarcella.

Attraverso le varie delegazioni distribuite sul territorio, questa importante Associazione italiana ha così distribuito 10mila delle oltre 150mila confezioni da 800 grammi di Grana Padano DOP donate alla rete di ONG che prestano assistenza ai soggetti più fragili.

Il Consorzio, che riunisce i produttori del formaggio DOP più consumato nel mondo con oltre 5,2 milioni di forme lavorate nel 2020, ha sostenuto inoltre l’attività vaccinale svolta dalle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana – Ausiliarie delle Forze Armate in supporto dell’Esercito Italiano, donando i gazebo utilizzati nell’Hub del Centro Ospedaliero Militare di Milano. <<La pandemia non è finita, ma apre nuovi fronti e quello oggi strategico è rappresentato dalle vaccinazioni – sottolinea il Presidente del Consorzio Renato Zaghinicrediamo che anche questa assistenza a chi attende la somministrazione possa essere gradita ed utile a convincere sempre più persone a compiere questa scelta, che per il mondo scientifico è l’arma decisiva per uscire dall’incubo del Covid>>.

<<Il Consorzio e la CRI, due realtà no profit ma che agiscono su fronti diversi con ruoli ben precisi, hanno obiettivi, valori e codici comportamentali comuni che le guidano, come l’impegno sociale e la responsabilità verso i più bisognosi, che non verrà mai meno.>> conclude Zaghini.