Contaminazione del polo chimico, AAA giudice cercasi

MANTOVA  Tutto fermo ancor prima di iniziare. Falsa partenza per quanto concerne il processo instaurato nei confronti di 17 imputati – tra persone fisiche e giuridiche – circa la contaminazione da agenti inquinanti del polo chimico di Mantova inserito nel sito d’interesse nazionale (Sin) e relativa, in questo specifico filone d’inchiesta, alle attuali società proprietarie dei terreni Edison, Versalis e Syndial (ora gruppo Eni).
La prima seduta in programma ieri, e fissata per l’ammissione degli elementi probatori è stata infatti ricalendarizzata d’ufficio al 14 febbraio 2024 stante la necessità di individuazione di un nuovo giudice del dibattimento a cui affidare l’istruttoria; questo a fronte dell’imminente passaggio ad altro ufficio del togato designato inizialmente (Chiara Comunale) nonché del prossimo pensionamento del magistrato con più anzianità di servizio (il presidente della sezione penale Enzo Rosina).
Scongiurata in ogni caso l’ipotesi prescrizione tale annosa vicenda processuale resta dunque ancora in stand-by, dopo diversi rinvii anche in fase di udienza preliminare. Tra nove mesi quindi saranno chiamati a difendersi, a vario titolo e per posizioni diverse da un novero di ben 43 capi d’accusa – che vanno dall’omessa bonifica, all’inquinamento ambientale, al danneggiamento fino ad illeciti di natura amministrativa – 14 manager, oltre alle tre società. Si tratta di Marc Benayoun, Piergiuseppe Biandrino, Greta Maria Margherita Brambilla, Andrea Alessandro Del Frate, Daniele Ferrari, Massimo Galli, Paolo Grossi, Vincenzo Maria La Rocca, Giovanni Milani, Nicola Monti, Cecilia Presutti, Marco Riva, Gian Antonio Saggese e Michele Troni. Secondo quanto contestato dalla procura di via Poma, all’esito di un’inchiesta a doppio binario durata quattro anni, le società, citate anche in qualità di responsabili civili, e di conseguenza chi le amministrava, avrebbero ritardato, se non bloccato, l’avvio dell’iter di bonifica delle varie aree Sin, nel cui sito perimetrato, tra suolo, sotto-
suolo e falda acquifera, era stata rinvenuta una forte contaminazione da metalli pesanti e idrocarburi. Parti civili costituitesi sono Comune e Provincia di Mantova, Parco del Mincio oltre al Ministero dell’Ambiente.