MANTOVA Nell’ambito delle iniziative per la celebrazione della “Giornata Internazionale dei diritti delle donne”, martedì 28 marzo presso il Conservatorio di Musica di Mantova “Lucio Campiani” si è svolto un incontro dal titolo: “DONNE – DOPO L’8 MARZO LA STORIA SI RIPETE”, promosso dalla Polizia di Stato con la collaborazione del Comune di Mantova e del Conservatorio, alla presenza delle massime Autorità cittadine, tra cui il Prefetto Gerlando Iorio. Era presente anche una rappresentanza di studenti dell’Istituto Superiore “Fermi”.
E’ stato affrontato il problema dei “diritti delle donne” con un approccio originale. Dopo la presentazione dell’iniziativa, il Questore Giannina Roatta ha parlato dell’impegno costante di tutte le Forze dell’ordine, ed in particolare della Polizia di Stato, nella prevenzione e nel contrasto al fenomeno odioso della violenza di genere, un problema in primis di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale ed un impegno corale con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia. Ha richiamato le numerose iniziative e le campagne di informazione e sensibilizzazione promosse dalla Polizia di Stato rivolte alle donne ed alla società civile evidenziando come, sotto il profilo operativo, si sia molto investito nella specifica formazione del personale. Ha poi sottolineato che l’azione delle forze di polizia a tutela delle vittime richiede l’imprescindibile condivisione di tutto il patrimonio informativo disponibile, acquisito nel corso degli interventi effettuati sul territorio nazionale, sia in fase preventiva che di repressione.
Dopo il saluto del Presidente del Conservatorio, Maestro Giordano Fermi, e l’intervento dell’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Mantova, Chiara Sortino, che ha sottolineato l’importanza di tenere alta la guardia ogni giorno sul tema “discriminazione” evidenziando il ruolo del Comune di Mantova come capofila della “Rete Antiviolenza”, si è proceduto ad affrontare l’annosa piaga della violenza di genere e, più in generale la violazione dei diritti delle donne, con un breve excursus storico-artistico. Stefano Scansani, giornalista appassionato di arte e storia gonzaghesca, ha posto l’attenzione su 5 quadri ambientati a Mantova, frammenti di storie di donne vittime di discriminazione, privazioni e violenza in cui si sono alternate narrazioni ed immagini raffiguranti episodi significativi: da Agnese Visconti, data in sposa al Signore di Mantova, sacrificata per ragioni di alleanze politiche (decapitata); a Margherita Farnese, sottoposta al ludibrio del mondo, restituita ai genitori poiché incapace di dare un erede al principe e chiusa in convento; a Margherita di Savoia, obbligata a lasciare la figlia in ostaggio e a non rivederla più; a Judith, ebrea carbonizzata sul rogo in piazza Sordello in quanto eretica, sino ad arrivare al mondo contemporaneo ed alle storie di ordinaria violenza del mondo rurale, per concludere con la lettura dei testi di alcune
drammaticamente significative canzoni popolari lombarde e l’interpretazione struggente (canto ed accompagnamento di chitarra) de “La canzone di Marinella” di Fabrizio De André. La lettura dei brani è stata curata da Francesca Campogalliani, nota artista ed insegnante di teatro mantovana e gli interventi sono stati accompagnati da pezzi musicali riferiti alle epoche storiche richiamate, eseguiti magistralmente dagli allievi del Conservatorio: Kevin Frasson (arpa), Tommaso Consoli (chitarra), Giulia Prandelli (canto).
Il Questore: ”Il progetto è nato partendo da una riflessione su Mantova, città splendida, culturalmente viva, intrisa di storia, arte, letteratura e si è pensato di affrontare il problema della violazione dei diritti della donna con un approccio diverso, aprendo un focus mantovano di storie di donne attraverso varie epoche, per arrivare alla conclusione, amara, che il problema che oggi sembra emergere con maggiore evidenza è purtroppo un fenomeno che sempre ha caratterizzato la nostra storia e, oggi come allora, è di tutta evidenza come si confermi un problema di civiltà e di cultura. E’ stato un piacere ed un onore avere la collaborazione del Comune di Mantova, del Conservatorio, che ci ha ospitato, ma un grazie speciale lo riservo al relatore Stefano Scansani, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, a Francesca Campogalliani, che ci ha onorato della sua presenza e ha dato la sua voce alle letture, ed agli allievi del Conservatorio Campiani, Giulia, Tommaso e Kevin, che ci hanno veramente emozionato”.