Mantova Non sono bastate le sofferenze estive. Ora s aggiungono anche quelle autunnali a minare la fruibilità degli impianti della “Dugoni”, che anche l’impianto coperto – come già quello olimpionico estivo – viene limitato al pubblico. Una caduta di frammenti di cemento dalla copertura ha imposto una boa di contenimento per gli utenti, e non si esclude che provvedimenti vengano presi anche per le aree destinate all’attività ginnica.
Lo denuncia il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri: «Nemmeno il tempo di chiudere l’estate e le polemiche che hanno accompagnato la chiusura delle piscine e degli spogliatoi durante il periodo estivo e di nuovo il concessionario dell’unico centro natatorio pubblico della città “Forus” si trova ancora nell’occhio del ciclone».
A una settimana appena dalla apertura della vasca indoor arriva l’ennesima doccia fredda. «Piove sul bagnato – commenta Baschieri –. Soffitto ammalorato, calcinacci in acqua e piscina dimezzata per evitare pericoli all’incolumità pubblica di utenti che non lesinano critiche a una gestione delle piscine pubbliche sempre più discutibile. Niente vasca da 25 metri, bensì divisorie in acqua per delimitare lo spazio dedicato al nuoto libero e bracciate al massimo di 12 metri. Al contempo l’altra piscina interna da 33 metri resta chiusa al pubblico».
Che l’impianto fosse considerato un “gran malato” sotto l’aspetto strutturale e necessitasse di una manutenzione straordinaria di almeno 700mila euro per riportarlo alla piena agibilità lo sapevano tutti sin dalla proroga contrattuale concessa a “Sport Management”, la cui concessione terminerà nel 2030. Questa nell’estate del 2021 aveva ceduto il proprio ramo d’azienda, vista la sua precaria situazione economico-finanziaria e concordato preventivo alle porte, alla attuale società spagnola leader nella gestione delle piscine pubbliche.
Sono sempre le segnalazioni degli utenti a tenere banco, anche questa volta le polemiche sono quantomai opportune e colpiscono non solo “Forus”, ma anche il Comune accusato di non esercitare il suo ruolo di concedente e controllore della piena agibilità della struttura. Troppi disservizi per i cittadini che per il nuoto non hanno molte alternative nel periodo invernale dato che gli stessi circoli privati restano chiusi in attesa delle aperture primaverili/estive. «Impossibile non appellarsi al sindaco Mattia Palazzi – aggiunge Baschieri – per chiedere l’ennesimo intervento a sostegno della “Dugoni”».








































