Fermato con un’assicurazione falsa, scoperta una maxi-truffa

MANTOVA – Da un normale controllo stradale è scaturita un’inchiesta a livello nazionale. Il controllo stradale è avvenuto nel Mantovano qualche tempo fa, quando una pattuglia ha fermato un automobilista residente a Valeggio sul Mincio e ha scoperto che questi andava in giro con un’assicurazione auto del tutto falsa. Da quel che risulta l’automobilista era ignaro di questa cosa. Semplicemente aveva avuto la cattiva idea di abboccare a un’offerta più che allettante da parte di un sito web in cui veniva offerta la copertura assicurativa per auto a prezzi stracciati. A prima vista un “affarone”, soprattutto per chi proponeva questo tipo di polizza. L’indagine, nonostante il fatto fosse stato accertato a Mantova, veniva quindi condotta dalla procura di Verona, che nei giorni scorsi ha inviato almeno cinque avvisi di garanzia ai presunti autori di questa truffa che, via via che le indagini andavano avanti, assumeva proporzioni sempre più vaste tanto da coinvolgere il territorio nazionale. Tutte gravitanti tra il Napoletano e il Casertano, le persone iscritte finora nel registro degli indagati dai pm scaligeri che nei giorni scorsi hanno anche disposto delle perquisizioni personali e domiciliari: a loro, nelle prossime settimane, con lo sviluppo degli accertamenti potrebbero comunque aggiungersene altre in quanto il lavoro d’indagine risulta ancora in corso. Praticamente identiche l’una con l’altra, invece, le disavventure vissute dai moltissimi truffati individuati finora dagli inquirenti: agli automobilisti che hanno avuto la sfortuna di imbattersi su quell’allettante sito online che offriva assicurazioni a prezzi talmente vantaggiosi da sembrare quasi fuori mercato, pareva il classico «imperdibile affare» da non lasciarsi scappare per nulla al mondo. E così le vittime — già centinaia quelle riscontrate in tutta Italia — lo acchiappavano al volo, contrattando la polizza via whatsapp e pagandola con carta Postepay, nella convinzione di essere in regola. Peccato che invece, a loro insaputa, si trattasse di assicurazioni fantasma, pagate dagli ignari automobilisti ma del tutto prive di valore.