VIADANA Sono ormai 23 anni che Banca Mediolanum sostiene il Giro d’Italia, e lo fa con convinzione e partecipazione attiva. «La nostra vicinanza a questo evento nasce innanzitutto dalla passione del nostro fondatore, Ennio Doris – spiega Vincenzo Corbisiero, responsabile della filiale di Viadana – ma anche dal profondo parallelismo che esiste tra il Giro e il nostro modello di banca. Siamo stati i primi a portare i servizi bancari direttamente a casa dei clienti, così come il Giro porta lo sport e i suoi grandi protagonisti nelle piazze, nei borghi e, simbolicamente, nelle case degli italiani». Banca Mediolanum è anche sponsor della maglia azzurra, assegnata al leader della classifica del Gran Premio della Montagna. «Un premio che simboleggia la fatica, l’impegno in salita, che ben si sposa con il nostro lavoro quotidiano, soprattutto nei momenti di crisi finanziaria: è in quelle situazioni che si misura davvero la forza e la determinazione di un istituto bancario vicino alle persone». Dalla sede di Viadana, per l’occasione, è partita una carovana speciale: un gruppo di ciclisti-clienti in maglia azzurra che ha percorso un tratto del tragitto insieme a tre grandi nomi del ciclismo italiano. Presenti all’iniziativa Alessandro Ballan, campione del mondo 2008, Maurizio Fondriest, iridato nel 1988, e la campionessa italiana Dalia Muccioli. «Sono di Cesenatico, quindi nemmeno troppo distante da qui – ha detto Dalia -. Qui ci aspetta uno dei primi veri arrivi in volata, con tutto il fascino e la tensione del momento decisivo. Una bellissima giornata di sport, e Viadana vestita di rosa è davvero uno spettacolo». Fondriest ha analizzato la tappa da intenditore: «E’ una frazione doppia, nel senso che si correranno due gare in una: da una parte il tentativo di fuga che proverà a rompere gli equilibri, dall’altra i velocisti che cercheranno di tenere tutto sotto controllo. I tratti cittadini possono essere insidiosi, soprattutto per il numero di curve, e il vero nemico potrebbe essere il nervosismo: i team dei leader cercheranno di stare davanti per evitare rischi, mentre i velocisti spingeranno per prendere posizione. È questa dinamica che potrebbe togliere tranquillità al gruppo». (ale)