Fontana: “Lombardia non più Milano-centrica Mantova più vicina anche grazie a progettualità

RONCOFERRARO Mancano ventun giorni all’apertura delle urne per le regionali in Lombardia e il governatore Attilio Fontana, tornato ieri in terra virgiliana per parlare di progetti e infrastrutture, probabilmente non sapeva di quanto fosse apprezzato tra gli amministratori locali. La conferma l’aveva già avuta in mattinata a Medole all’incontro coi sindaci dell’Alto Mantovano, ma a Roncoferraro, dove si è trattenuto per un breve comizio sotto la tensostruttura del Circolo della Serenissima, l’accoglienza è andata oltre le aspettative. E lui, quasi in imbarazzo davanti ai ripetuti applausi, subito ha ironizzato: «Allora vuol dire che abbiamo lavorato bene, smentendo il luogo comune che la Lombardia fosse troppo Milano-centrica». Annuiscono i numerosi sindaci del Medio e del Basso Mantovano, come ad avvalorare che con la giunta Fontana è stato finalmente “riequilibrato” il tema Milano-altre città. Il governatore ha quindi ricordato il piano Marshall regionale da 4 miliardi di euro per fare ripartire l’economia lombarda nel mezzo della pandemia: «Un investimento rivoluzionario senza precedenti di cui andiamo orgogliosi e che ha contribuito a ridare ossigeno alle nostre aziende e agli stessi enti locali». Riguardo alle infrastrutture, la sintonia con il ministro e leader della Lega Matteo Salvini – reduce dal sopralluogo al cantiere dove è in fase di realizzazione il nuovo ponte sul Po tra Bagnolo San Vito e San Benedetto e al ponte tra Revere e Ostiglia – è totale: «Alla collaborazione con le amministrazioni locali, adesso si è aggiunta quella essenziale con il Governo centrale, cosa che ci permetterà di accelerare i progetti richiesti dal territorio che prima venivano ostacolati dai nostri avversari, in primis dai 5 Stelle». Non è mancato l’accenno alla necessità di potenziare la medicina del territorio, con investimenti all’ospedale di Pieve. In arrivo anche nuovi progetti per il completamento del centro sportivo di Roncoferraro. Nei momenti difficili nascono le condizioni per trasformare l’esistente in opportunità. E l’opportunità, anche per Attilio Fontana, non può che essere la riforma dell’autonomia: «Sono convinto che responsabilizzando maggiormente gli amministratori locali e i presidenti delle Regioni, potrà portare soltanto dei benefici. E poi è giusto che le Regioni virtuose siano premiate e non penalizzate come avvenuto fino ad oggi».

MATTEO VINCENZI