Gestori di impianti stradali, Figisc Confcommercio chiama Eni: condizioni insostenibili, urge incontro

MANTOVA –  “Sos” dai gestori di impianti stradali di carburante Eni, molti dei quali a corto di liquidità: il sindacato di categoria Figsc-Confcommercio ha chiesto con forza a Enlive un incontro urgente per far fronte alle nuove condizioni determinate dalla revoca, lo scorso marzo, dell’accordo integrativo del 23 febbraio 2023.

Numerosi gestori, anche nel Mantovano, faticano infatti – a causa dell’applicazione della modifica al contratto di fornitura dei carburanti, nella parte che riguarda il fantomatico “adeguamento prezzi” – ad effettuare l’adeguamento stesso nel termine prescritto: servono soluzioni alternative, sottolinea Figisc o, comunque, di scelta tra più opzioni.

“Chiediamo che i gestori – spiega Franca Frasson, presidente Figisc-Confcommercio Mantova – possano determinare, in base alla propria realtà e in particolare ai carburanti che hanno in cisterna, come e quando adeguare i prezzi di vendita, per non perdere in competitività ma anche per non rimetterci economicamente, visto che il loro guadagno lordo è tra i 38 e i 42 millesimi al litro”.

“A far data dall’entrata in vigore delle nuove condizioni – aggiunge Frasson – si è innescato un processo di diminuzioni del prezzo, tuttora perdurante, che ha totalizzato dal 18.03 al 09.05.2025 solo variazioni in meno: 7 per la benzina, con un calo totale di 0,100 euro/lt, e 8 per il gasolio, con un calo totale di 0,110 litro. La situazione per molti gestori di impianti di carburante è critica”.